bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 10 maggio 2019

Milano per Gaber

Gaber, o meglio Giorgio Gaberščik.
ne parlavano ieri all'auditorium Gaber, appunto, la figlia di Guccini, legato da forte amicizia con Gaber, e il nipote di Gaber, Lorenzo Loporini, figlio di Dalia Gaberščik e di Roberto Luporini.
la vista di Gaber produce in me una commozione immediata. qualsiasi cosa faccia dica o canti o canti recitando.
con lui piango e rido molto, un ventaglio inaspettato di emozioni.
mi fa ridere da morire, le sue espressioni, come le sue mani, sono comiche divertenti esilaranti meravigliose.
ogni volta che ascolto il Conformista in video mi compiaccio del genere umano.
siamo capaci, noi umani, di mettere al mondo gente così.
io no, io faccio schifo, ma qualcuno ha messo al mondo Gaber.
sono devastata quando lo vedo invecchiato, le ultime immagini del 2001, le ho viste ieri, mostrano un uomo invecchiato male, trasfigurato, gonfio, brutto, devastato dall'età, e dalla malattia.
in quelle immagini si incarna l'invecchiamento drammatico e sfortunato, la trasformazione di una faccia straordinaria in una maschera di segni e di fossati deturpanti.
di Milano per Gaber ho ascoltato al Piccolo l'intervista con Paolo Conte ma purtroppo il giornalista parlava troppo, noiosamente, ha detto il doppio, il triplo, di più, delle parole di Conte, le uniche che mi interessavano.
ho ascoltato la presentazione del libro di Luciano Ceri al Chiostro Nina Vinchi.
ma ciò di cui sono affamata sono video, parole, immagini di Gaber.
ho avuto modo di vedere registrazioni di archivio in cui Gaber canta con Mina.
e questa coppia mi travolge e incuriosisce.
la loro diversità è così potente e scuotente che mi manda in confusione. vedo lei così diva, così magnifica, cosi appariscente, così dominante e vedo lui al contrario moderato, comico, intonato, ammiccante, intelligente e sfumato. cosa fanno insieme? si piacevano? cosa condividevano? come si pone la personalità cauta sottotono ma forte di Gaber con l'apparenza regale e divina di Mina?
non lo so.
il loro contrasto mi affascina.
penso che Gaber sapeva bene cosa faceva, lo ha saputo fino all'ultimo dei suoi respiri. nei suoi modi umili ed eleganti c'è un messaggio di libertà invincibile. Mina no, proprio no, sebbene strabiliante è dimessa, in quel confronto.

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