bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 26 agosto 2013

stellarium

a parte Favignana e il maestro Campo, il mare fecondo di Sicilia e Marettimo, le granite siciliane con la brioche (santocielomammamia), il caldo torrido vitale e pieno, Siracusa luminosa accecante di indimenticabile bellezza, la valle di Noto e quel suo barocco patrimonio dell'Unesco che brilla più di un diamante, le mie radici e il Gattopardo nella mente, a parte questo e altro la mia estate, il mio agosto, ha sfavillato di questa trovata -come definirla: geniale? fantastica? cosmica? stellare?- che mi ha portato con il naso in su a visitare il cielo siciliano, sulla spiaggia, di notte, al buio.
tempestato di stelle.

il genio della lampada è una app, scaricata sul cellulare, non certo il mio!!, che si chiama Stellarium.


è un planetario virtuale, un software che mostra esattamente ciò che vedi quando guardi le stelle, proprio come un vero planetario. ha enormi potenzialità, nel mio caso solo in parte sfruttate, ma più che sufficienti a produrre attimi di felicità planetaria.


è una vertigine blu, blu notte.
si punta il cellulare sul cielo e si individuano le stelle e i loro nomi, si possono visualizzare le costellazioni, e si vedono, dico SI VEDONO, si riconoscono, sono loro, i cigni, le orse, le lire, gli scorpioni che animano il cielo, si vedono pianeti, la via lattea, verso l'infinito e oltre! sposti lo sguardo e il planetario si muove, e allora vedi Vega, lasciando un attimo Arturo sulla destra, e ti abbandoni ad altri sogni, ad altre visioni, ad altre forme fantastiche, a questi segni di luce ed energia, a questi simboli di storia infinita, che ci guardano da lontano, ci proteggono, ci scrutano, noi assolutamente dimentichi di loro, sempre.
ma io, ora, non più.