bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 6 dicembre 2010

urlo: che sfinge di cemento e alluminio ha spaccato loro il cranio e ne ha mangiato cervelli e immaginazione?

"La Beat Generation è un gruppo di bambini all'angolo della strada che parla della fine del mondo."
Jack Kerouac

nell'"Urlo" di Allen Ginsberg trovo poesia, potenza espressiva, parole inaudite
dinamo stellare
brillanza
serafini umani
brodo animale del tempo
discorsi arlecchini di suicidio
trovo rottura del senso comune, trovo ricerca, trovo ritmo e cadenza, trovo il jazz, trovo quella splendida fatica di concentrazione che la poesia chiede, e non chiede spiegazione nè traduzione, chiede solo di essere visceralmente sentita trascinati dal respiro e dalla sua frequenza.

"la poesia è un'articolazione ritmica del sentimento. il sentimento è un impulso che nasce da dentro come l'impulso sessuale, altrettanto chiaro come quello. è una sensazione che nasce nella bocca dello stomaco si arrampica per il petto e esce da bocca e orecchie...a volte è come un sussurro un gemito un sospiro per cui se cerchi di tradurre in parole e provi a guardarti intorno e cerchi di descrivere lo stimolo di quel sospiro e quindi sospiri le parole...semplicemente articoli il tuo sentimento", dice Ginsberg.

e ancora, trovo valore profetico, senso comune, coscienza collettiva junghiana, fluire inconscio che parla, se possibile, la lingua della veglia, trovo l'osceno che esprime il candore dello stupore.
"se scrivo d'istinto a volte colgo un senso assoluto nelle mie parole e mi commuovo perchè mi accorgo che ho espresso emozioni assolutamente vere. questo vuol dire che magari tra secoli qualcuno potrà leggerle e commuoversi e che hanno in sè una profezia perchè toccano una corda comune: cioè il vero significato di profezia non è sapere se una bomba cadrà nel 1942, è capire e sentire qualcosa che qualcuno capirà e sentirà tra cento anni, magari la accenni appena in una frase che altri poi coglieranno tra cento anni."



Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte da pazzia morir di fame isteriche e nude
Strascicarsi per strade negre all’alba in cerca di una pera di furia
Hipster testandangelo bramare l’antico spaccia paradisiaco che connette la dinamo stellare nel
meccanismo della notte
Che povertà e stracci e occhiaie fonde e strafatti stavan li a fumare nel sovrannaturale buio di case
con acqua fredda librati su tetti di città contemplando jazz
...
...
che scoppiavano in lacrime nella palestra bianca nudi e
tremanti di fronte al meccanismo di altri
scheletri,
che mordevano ispettori sul collo e strillavano con gioia
in macchine della polizia per non aver commesso alcun crimine salvo
la propria pederastia in selvaggia ebollizione e intossicazione,
che ululavano in ginocchio nella metropolitana e venivano
trascinati via dal tetto agitando genitali e
manoscritti,
che si lasciavano fottere in culo da motociclisti
santi, e urlavano di gioia,
che pompavano e venivano pompati da quei serafini umani,
i marinai, carezze dell'Atlantico e amore
Caraibico,
che scopavano la mattina la sera in giardini
di rose ed erba di parchi pubblici e
cimiteri spargendo il loro seme liberamente per
chiunque volesse venire,
che singhiozzarono all'infinito provando a ridacchiare ma se la cavarono
con un gemito dietro un separe' di un bagno turco
quando il biondo & nudo angelo venne a infilzarli
con la spada,
che perdevano i ragazzi per le tre vecchie maledizioni del destino
la maledizione con un occhio solo del dollaro eterosessuale
la maledizione con un occhio solo che ammicca dall'utero
e la maledizione con un occhio solo che non fa nient'altro che
star seduta tutto il giorno a tagliare i fili d'oro
intellettuali del telaio dell'artigiano,
che copulavano estatici e insaziabili con una bottiglia di
birra un fidanzatino un pacchetto di sigarette una
candela e cadevano giu' dal letto, e continuavano sul
pavimento e nel soggiorno e finivano collassati
sul muro con una visione di troiaggine perfetta e orgasmo
che eludeva l'ultimo sprazzo di coscienza,
che addolcivano le firegne di un milione di ragazze tremanti
al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina
ma erano preparati ad addolcire la fregna del sole
nascente, chiappe balenanti nei fienili e nude
al lago
...

...
che lanciavano insalata di patate ai relatori del CCNY sul Dadaismo
e succesivamente si presentavano sui
gradini di granito del manicomio con teste rasate
e discorsi arlecchino di suicidio, richiedendo
lobotomia immediata,
e che ricevevano invece il vuoto solido dell'insulina
Metrazolo elettricita' idroterapia psico-
terapia terapia occupazionale pingpong &
amnesia,
che per seria protesta capovolsero simbolicamente un unico
tavolo da pingpong, riposando brevemente in catatonia,
ritornando anni dopo veramente calvi a parte una parrucca di
sangue, e lacrime e dita, al destino visibile di pazzo delle guardie
delle citta' manicomio dell'Est,
le fetide sale del Pilgrim State, di Rockland e di Greystone,
bisticciandosi con gli echi dell'anima,
scatenandosi nella solitudine-panca-dolmen-impero
dell'amore a mezzanotte, sogno di vita un incubo,
corpi mutati in pietra pesanti come la
luna,
con mamma finalmente *******, e l'ultimo fantastico libro
lanciato fuori dalla finestra del locale, e l'ultima
porta chiusa alle 4 AM e l'ultimo telefono
sbattuto contro il muro per risposta e l'ultima stanza
arredata svuotata fino all'ultimo
mobile mentale, una rosa gialla di carta arrotolata
su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e persino
quella immaginaria, niente altro che uno speranzoso pezzettino
di allucinazione
ah, Carl, finche' non sei al sicuro neanch'io sono al sicuro, e
ora sei proprio nel completo brodo animale del
tempo.
...
                   
 Michael McClure, Bob Dylan e Allen Ginsberg al City Lights Books, 1966.

nell'"Urlo" c'è follia, allucinazione indotta dal peyote e dalla mente -madre malata folle, internata e lobotomizzata dopo il suo consenso di ventunenne- ma anche
ricreare la sintassi e la misura della povera prosa
umana e apparire davanti a te muto e intelligente e
tremante di vergogna, respinto eppure
confessandosi l'anima per conformarla ai ritmi
del pensiero nella sua nuda testa infinita.
nell'"Urlo" c'è la beat generation e i suoi sbandamenti eroinomani:
"l'hipster caldo è il folle dagli occhi scintillanti (innocente e dal cuore aperto), chiacchierone, che corre da un bar all'altro, da una casa all'altra, alla ricerca di tutti, gridando irrequieto [...] la maggior parte degli artisti della Beat Generation appartiene alla scuola hot. ". Jack Kerouac

14 commenti:

lupo ha detto...

lo sapevo che prima o poi avresti intruppato nella beat-generation

Anonimo ha detto...

come scrivi bene!!
ero amico di nanda pivano, puoi immaginare quanti racconti su questo mondo...

Rossa ha detto...

lupo, che io mi intruppi, mica facile...

Rossa ha detto...

ah ah, mi prendi in giro, guarda che poi metto il muso, lo sai.
e figurarsi se non conoscevi anche la pivano -ho visto delle foto di ginsberg con lei, in costume da bagno, che coppia!!-. e allora racconta anche tu...

Diario Supernova ha detto...

una meravigliosa sera d'autunno ho visto e sentito l'urlo.

Poi lo spettacolo è giunto alla fine e sono tornato a casa ed il mondo però era lo stesso di prima.

Rossa ha detto...

ti aveva dato l'impressione di voler cambiare il mondo?

Diario Supernova ha detto...

e in parte loro il mondo l'hanno cambiato. Il mio però rimane sempre lo stesso

Rossa ha detto...

se hanno cambiato il loro mondo allora indirettamente hanno cambiato anche il tuo, solo che non lo sai. la poesia e la letteratura non prendono decisioni politiche ma certamente cambiano il modo di pensare il mondo e il mondo di conseguenza.

Diario Supernova ha detto...

per completare il discorso fatto dall'altra parte. Il cinismo aiuta a non credere alle fandonie propinate dai poeti.

Rossa ha detto...

verrò anche dall'altra parte. fandonie? la tua è una fandonia. il cinismo è un vestito di cattivo gusto, la difesa che si fa attacco. la vita sale e scende ma non per questo vale la pena di incattivirsi. se non si sanno accogliere i down non si sanno vivere gli up. il cinismo è un vestito scomodo e stretto, meglio liberarsene per tempo e leggere infinite poesie di bellezza per saper cogliere il senso che la vita ci offre.

Diario Supernova ha detto...

il cinismo è un vestito di cattivo gusto ma protegge e lì fuori fa freddo.

diariodiunasupernova@gmail.com

Rossa ha detto...

un indirizzo mail. bene. un invito proprio galante fatto con tutti i sacri crismi.
penserai mica che io possa fare qualcosa per il freddo che senti? lo sento anche io sai, spesso, ma mi difendo altrimenti...per la verità penso anche che il cinismo-vestito protegga molto meno di altri.

Diario Supernova ha detto...

galante? Continuare in pubblico e per me come dover parlare senza consonanti.

Dietro questo muro capiresti di più, ma tu non vuoi come se le parole fossero armi e le email trappole

L'invito semmai è all'eleganza e l'intelligenza e all'innocenza e in questa forma è rozzo.

Ma non posso altrimenti.

Io non cerco rassicurazioni da nessuno. Non servono.

Rossa ha detto...

uhh queste frasi-sentenze così definitive dai...non ci credi nemmeno tu.
ma no le parole sono il mio pane e non temo di scrivere in una mail. anzi.
ma tanto non ci conosceremo comunque, ho già allargato i miei orizzonti via mail un paio di volte e ci si scrive scrive e scrive e si rimane comunque virtuali. per questo penso che questo spazio basti. se dovessi incontrarti non sarà per via di un blog e sarà vita vera.
ma una cosa che non amo è la preziosità e non voglio assolutamente risultare supponente. ti scriverò, promesso.
e non ti rassicurerò, assolutamente.