sabato 24 aprile 2010
Inciampo
cammino.
veloce, verso l'ospedale.
ho fretta, come sempre.
e sono emozionata, come spesso mi succede.
porto con me i documenti per il concorso.
niente di importante in verità, solo un pro-forma, ma è comunque il mio incarico, il mio lavoro, il mio impegno quotidiano.
ci ho lavorato tutto il giorno prima, fino a tardi la notte...sono stata convocata a sorpresa, ho dovuto rivedere il mio curriculum, aggiornarlo, in un tempo ridicolmente breve.
ho scritto, ordinato, verificato, compilato la domanda e riposto tutto in una cartellina.
un lavoro da manuale, un lavoro da Rossa, precisa, puntuale, efficiente.
cammino.
veloce, verso l'ospedale.
ho fretta, come sempre.
e sono emozionata, come spesso mi succede.
cammino e...mi cade tutto dalle mani.
tutto il materiale cartaceo, domanda, curriculum , documenti, pubblicazioni, partecipazioni a congressi...tutto per terra.
e la terra è bagnata, ha piovuto il giorno prima.
sono attonita, sorpresa.
come è potuto succedere?
non sono inciampata, non fisicamente.
tutto e' caduto dalle mie mani. tutto mi e' sfuggito dalle mani.
raccolgo tutto, tutto sporco tutto in disordine, la cartella rotta.
sono inciampata, non fisicamente ma
mentalmente
SI.
mentre raccolgo capisco di non essere arrabbiata.
mentre raccolgo mi rendo conto, lucidamente, che questo è un messaggio che mi mando, che mando a me stessa.
mi sto parlando.
mi sto commentando.
mi sto rammentando che sono diversa. o che posso essere diversa.
che non ho bisogno di questo ordine esteriore, di questa ossessiva coordinazione dei passaggi, di questa adeguatezza di presentazione e di questa precisione di forma.
inciampo. posso inciampare.
inciampo emotivamente, e il marciapiede sotto di me me lo dimostra, perchè devo imparare che io valgo comunque, che il mio lavoro è riconosciuto comunque, che io posso essere un bravo medico senza bisogno di essere formalmente perfetta.
un bravo medico, una brava persona, una persona.
soprattutto, anche se emozionata sempre, una persona serena.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
ho sempre invidiato chi riesce a cogliere con una macchina fotografica queste immagini.
la mia Morosa ha quel dono...io ovviamente no.
che cazzo di dono avrò? se ne avrò...
io volevo scrivere un post, ho cercato la foto...e ho fatto un casino...ecco la foto, senza il post. poi lo pubblico...
che bella porticina... assomiglia vagamente a quella di Brandeburgo a Berlino
e' la porticina che devo aprire. che porta un'ombra, un riflesso ma senbra accogliente, possibile.
pensare che l'hai scritto anche come introduzione del blog.
non c'è come doverselo ricordare quando, forzandoci, ci adattiamo (consciamente o spesso inconsiamente) a un generico osservatore esterno per cercare o 'meritare' la sua attenzione.
la nostra vera natura è come un liquido per definizione incomprimibile che forza oggi e forza domani alla fine da qualche parte deve trovare sfogo.
ho in mente una frase: "riuscire ad essere veri senza essere perfetti" che non mi ricordo dove ho letto o sentito, ma che mi ha colpito per quanto è vera pur nella sua semplicità.
riuscire a stere bene, a relazionarci positivamente con 'il mondo' e con noi stessi attraverso il nostro personalissimo 'mood' è una conquista inestimabile.
nello specifico le emozioni che comunichi sono parte fondamentale del livello e della profondità che si colgono in queste pagine e che vanno a comporre e mostrare innanzitutto una persona (dici bene tu), una persona a tutto tondo, una bella persona (dico io).
alla prossima
direi pesa che non c'è nessuno in questo blog che mi legga con più attenzione di te. parli di acqua, mi viene in mente una canzone di fossati...
'Sarà il destino che splende e poi riscende
tutto questo rumore che si sente
acqua libera che sempre si spande.'...non so qualcuno me l'ha fatta conoscere.
grazie. sei un tesoro.
aah L'AMORE TRASPARENTE
grande Lupo...
Posta un commento