
un mondo perfetto. di geometrica bellezza. di sensualità vibrante.
da morirne.
morire di piacere.

dove le curve di una donna sono il completamento rotondo della geometria del mondo.
dove le gambe di una donna sono edera, sono braccia, sono mani, sono corpo che parla.
tango è gambe, è schiena, è sguardo.

dove i tacchi sono alti, le caviglie allacciate da un cinturino che ne esalta la sottigliezza.
dove le schiene sono nude, forti, muscolose, la naturale partenza di sederi tondi e atletici che ondeggiano al passo delle tanguere.

dove la tecnica è una vita di fatica e dedizione, dove ogni movimento è studiato per sedurre, per parlare del corpo che ammalia, che cattura, malizioso, la fantasia.
dove la schiena di lei ha un posto perfetto, naturale, genetico, per la mano di lui.
lì. solo lì. proprio lì.
lui la sfiora ma la sostiene.
lei è un vortice ma solo per lui.

lo guarda, lo avvolge con le mani, che poi diventano gambe, che poi tornano occhi.
lei su curva, lui la asseconda.
lui la prende, lei si piega.
il capo è inclinato ad arte, è vicino, poi lontano.
è di lato, in attesa di essere baciato.
languido.

molto intima, molto privata.
di cosa stiamo parlando?
di tango?
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