TANGO
dove i maschi sono maschi e le femmine sono femmine.
un mondo perfetto. di geometrica bellezza. di sensualità vibrante.
da morirne.
morire di piacere.
dove il corpo della donna è uno strumento perfetto nelle mani capaci tenaci di un uomo.
dove le curve di una donna sono il completamento rotondo della geometria del mondo.
dove le gambe di una donna sono edera, sono braccia, sono mani, sono corpo che parla.
tango è gambe, è schiena, è sguardo.
dove i corpi delle donne sono avvolti da vestiti travolgenti, fasciati da velluti neri e rossi, con spacchi vertiginosi che lasciano intravedere...che trascinano nella magica bellezza di un corpo femminile che si muove.
dove i tacchi sono alti, le caviglie allacciate da un cinturino che ne esalta la sottigliezza.
dove le schiene sono nude, forti, muscolose, la naturale partenza di sederi tondi e atletici che ondeggiano al passo delle tanguere.
dove si percepisce la perfezione, movimenti veloci precisi misurati. mai sbagliati.mai.
dove la tecnica è una vita di fatica e dedizione, dove ogni movimento è studiato per sedurre, per parlare del corpo che ammalia, che cattura, malizioso, la fantasia.
dove la schiena di lei ha un posto perfetto, naturale, genetico, per la mano di lui.
lì. solo lì. proprio lì.
lui la sfiora ma la sostiene.
lei è un vortice ma solo per lui.
lei si gira si volta si avvinghia.
lo guarda, lo avvolge con le mani, che poi diventano gambe, che poi tornano occhi.
lei su curva, lui la asseconda.
lui la prende, lei si piega.
il capo è inclinato ad arte, è vicino, poi lontano.
è di lato, in attesa di essere baciato.
languido.
e' come assistere pubblicamente a una faccenda intima, privata.
molto intima, molto privata.
di cosa stiamo parlando?
di tango?
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