palazzo dell'Arengario.
piazza del Duomo.
Milano.
una lodevole iniziativa.
(forse milano aveva gia' tutto questo ma il nostro sindaco ama farsi fotografare come una vera beniamina della citta'.)
si sviluppa su molti piani. fino su, in alto in alto.
a volte gli spazi sono stretti e angusti e le sale piccole e strette.
a volte pensi che la disposizione non sia ottimale.a volte pensi che manca qualcuno in questo museo, manca Savinio per la miseria, e questo prorio non lo capisco.
ma pensi che sei a milano e questo spazio educativo ha un senso.
guardi fuori e vedi i palazzi adiacenti vicini vicini e questo spazio è dentro una città culturale, almeno potenzialmente.
guardi le opere che sono state raccolte e immagini sforzi e progetto di esposizione d'arte al pubblico.
queste, tra le opere che ho visto, quelle che mi sono piaciute di piu'.
Giorgio de Chirico, Il figliol prodigo
Renato guttuso, L'uomo che dorme
4 commenti:
Che bello! grazie per avermi portata per un istante in una milano che sì, a volte si lascia guardare :-) Yin
eh Yin, qualche volta... se penso a certe città così gnocche, e sono tante, e penso a firenze, milano è proprio un cesso! milano a tratti ha il fascino delle donne non belle ma vissute, anche trasandate ma con qualche attenzione a un particolare, non piacevoli ma magari imprevedibili.
io però sono malata di questa città, sono una milanese vera, in tutto, il meglio e il peggio...insomma sono un cesso imprevedibile anch'io!!
a presto.
Baciarsi le manine!!!
A Pisa girano cose più o meno modeste, il cineclub più bello del planisfero rischia la chiusura dopo 25 anni di impegno e ingegno meravigliosi.
Raro che mi sposti verso la città, ci ho abitato per quarant'anni e più e non c'è niente che mi sposti da qui.
Diventerò un orso letargico.
Ciao Rossa, buona serata e grazie per le belle cose che ci hai dato.
hai buoni motivi per stare dove sei, quando ti leggo mi fai immaginare di avere, tu, molto di quel che fa bella la vita.
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