bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 10 giugno 2010

donna rosita nubile o il linguaggio dei fiori



poema granadino del '35, diviso in vari 'giardini', di Federico Garcia Lorca.
l'ho visto a teatro da poco e l'ho riascoltato in audiolibro. naturalmente, mia ultima dominante passione.
ho ascoltato una versione del '76 che era stato mandato in onda per radio, con le voci della mia infanzia, le voci della fiabe sonore. le emozioni dei ricordi fanno bene, rincuorano, e fanno male, rammentano il tempo che passa.

“ Es una rosa que nunca has visto;
una sorpresa que te tengo preparada”.
Sono le parole con cui lo zio botanico si rivolge a Rosita, la protagonista ventenne del dramma teatrale del poeta spagnolo, regalandole una rosa mutabilis
"al mattino è rossa
la sera diventa bianca
la notte si sfoglia."
Rosita è promessa sposa a un uomo che non c'è, un uomo che aspetterà tutta la vita, sacrificandola a un amore di nome ma non di fatto. Attraverso i mutamenti di colore che si susseguono nel corso del ciclo vitale, fino al rosso della piena fioritura a cinque petali, la rosa diventa l’immagine del destino di Rosita, che appassisce nella vana attesa di un amore negato.
Rosita sembra solo un voce, una citazione, una re-citazione dell’amore, della giovinezza, della promessa, del ricordo.
il dramma di Rosita, ovvero amare e non trovare un corpo, amare come concetto ma senza sostanza, non e' il destino di molte donne di oggi?
Rosita aspetta un amore che si nega, ma nel suo aspettare c'è il senso che lei decide di dare alla sua vita. è lei che nega la vita a se stessa, educata nella speranza di un amore romantico, educata all'assenza, educata all'attesa.
lei aspetta, nutrendosi della promessa senza sostanza, si illudendosi ma anche sacrificandosi all'ideale. a volte, per le donne, sacrificarsi vale più che vivere, che essere nel presente, che cibarsi di quotidianità che magari delude l'aspettativa ma che fa reale l'amore.
come dice il testo, il piu' pauroso dei sentimenti e' la speranza morta.



“ Quando si schiude al mattino
è vermiglia come il sangue.
La rugiada non la sfiora
per timore di scottarsi.

A mezzogiorno, già aperta,
è dura come il corallo.
Il sole s’affaccia ai vetri
per vederla sfolgorare.

Quando sui rami principiano
i passeri i loro canti
e viene meno la sera
fra le violette del mare,
diventa bianca, d’un bianco
simile a guancia di sole.

E quando la notte intona
Il bianco corno metallico,
mentre le stelle avanzano
e si dileguano i venti,
essa su un filo di tenebre
a poco a poco si sfoglia”.




questa e' la mia rosa, del mio piccolo giardino.
non e' mutabilis, non e' cosi' bella.
ma e' il tempo che hai dedicato alla tua rosa che l'ha resa cosi' importante.
e la mia lo e'.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

la Rosita era una delle ragazze più carine della scuola superiore che ho frequentato.
Ovviamente non mi ha mai cagato...

Rossa ha detto...

c'è di buono che, in questi tempi grigi, tu mi fai ridere.
meglio così dai, se era come la rosita che ho visto a teatro meglio perderla che trovarla, una gran rompi, noiosa e lamentosa sempre, di quella AHHH come sono infelice...sono certa che non la vuoi così. caro Kermit.

Anonimo ha detto...

esatto Red Passion...in realtà non so nemmeno io come la voglio...o meglio lo saprei ma non esiste

Rossa ha detto...

vedi, anche tu fai come rosita nubile, ti crogioli pensando che non esista e ti fermi a ciò che hai o non hai. ti sbagli secondo me.

Anonimo ha detto...

è una vita che la cerco...ma non esiste...e se esiste è su un'altra galassia...se calcoli che non prendo nemmeno l'aereo...non la troverò mai.

ma a cercarla mi sono divertito sai?

Anonimo ha detto...

la razza umana è molto in gamba in materia di tradimento e di imbroglio e nel cambiare idea

Anonimo ha detto...

uso il cinismo come forma di autodifesa

Rossa ha detto...

fabrax ciao. che piacere averti qui.
questo, cara la mia ragazza, mi era piu' che chiaro. ma piu' sei cinica e piu' allontani le persone. piu' le troverai come descrivi. al nostro modo corrisponde il modo degli altri, anche questo sa fare la razza umana.

Rossa ha detto...

senti tu, di nome Kermit, lo sai bene, come lo so io, che non l'hai cercata veramente. hai solo ceracato di non soffrire o di farlo il meno possibile. sbagliero'...
che tu ti sia divertito nel frattempo e' indubbio...

(pesa) ha detto...

una rosa che attraversa il tempo?
tramite delle voci? dal 76 al tuo giardino? in un viaggio spazio-temporale? un valore inestimabile.
:-)
alla prossima

Rossa ha detto...

questo commento è molto pensato e troppo lusinghiero. sarebbe bello fosse tutto questo, non mi sembra di aver detto così tanto...

(pesa) ha detto...

certo tu non l'hai detto direttamente, o scritto con le parole e i caratteri, ma io l'ho... diciamo... raccolto così... magari sbaglio, eh :-)))
spesso anche il bianco del foglio comunica con pari intensità di quello che è scritto in neretto. non è un'immagine mia, mi è stata trasmessa e portata nel tempo, ma mi ci ritrovo e quindi te la cedo a mia volta.
alla prossima