giovedì 19 novembre 2009
un vecchio clarinetto sul vagone stanco/che lascia il tuo binario/ uno swing a saperti addormentata
poesie da un giovane poeta, giochi di parole, infiniti.
sorprendente sapere come un uomo veda una donna, la guardi, la viva, la desideri, l'ascolti.
sorprendente, credetemi, tra uomini solitamente muti.
l' erotismo è metafora di un incontro, di un mistero che si dipana ma non si risolve, che si rinnova magneticamente. bello davvero, mi piace incontrarlo inaspettatamente così soprattutto se penso che, di solito, il sesso in un uomo è senza pensiero, vissuto integralmente ma visceralmente, senza mai parole per raccontarlo.
"sei bellissimo" tremo.
"davvero" fremo.
Troppa ascesa troppa discesa
verso cime incustodite
baratri inauditi.
Quanto tempo ancora dentro
soffierà una voce appena tua?
Sarà lieve materia già dissolta
prima d'averne pensiero?
Senza risposte un'unica meta
la mancanza, libero da miti
e dagli abissi, raggiungerla
in tempo nel tuo tempo,
farti camminare
per non andartene.
Giovane e persino un po' sfacciata
la tua lingua che non cade
la tua lingua che non cede
giovane di neve appena frantumata
solida nel ghiaccio di cui non resta crepa
Non mi ascolti mai
dici sorridi e un po' lamenti
ma davanti a te
non inseguo più regali negati,
ho l'avvento di una passione
mia despota dei sensi.
E se i limiti li disegna
l'amore
non so limitarmi
l'intrigo di guardarti
non so ascoltare
se non quanto non dici.
Senza catene fino al tuo corpo
voglio il buio assoluto
via tutti i demoni buoni,
corro senza fiato
nulla di me oltre l'abisso.
Prendere i tuoi seni è mano fanatica,
odorare il tuo odore devo solcarlo
sulle tue braccia mai dome
nelle gambe ansimanti
i tuoi piedi sul mio prato.
Marea montante a succhiare il sapore
con l'avidità di un mendicante affamato,
rigurgito l'aria senza viscere
addento i capezzoli
troppo poco per l'ardore che addossano.
Nulla voglio fuori da te
non so chiamarmi senza lingua muta
che traccia il tuo sesso.
non so dirmi senza il sussurro
della tua voce esausta
Dammi un gemito ultimo e primo,
amore dell'alba meno aspettata,
dammi un sudore di tutta la tua notte.
"Ora..." appare la voce sottile
del tuo piacere,
culmine vibrante cavalcato
senza confini. Ti apri
all'abbandono
terra vinta dalla pioggia,
umida
progenie di frutti possenti polpa
straripante
nelle mani tese al mio viso.
E i tuoi occhi distendono le leve
per solcare un orgasmo
che vuoi dirmi
coi respiri, la bocca frenata.
Spezzando il brivido soffuso
per farne godimento,
quello sguardo accoglie
l'ardore del mio corpo
donato,
quello sguardo adesso
è il tuo dono taciuto.
Gianluca Frazzoni
Il bianco degli occhi
Albatros-il Filo Ed.
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3 commenti:
non ho afferrato questa cosa che hai chiamato mancanza di pensiero 'maschile'. intendi forse mancanza di espressione dello stesso? ma a che livello? alla compagna? in generale?
azz, quante domande, ma ne abbiamo fatto cenno recentemente, mal mi ritrovo nelle cose abbinate 'agli uomini' o 'alle donne' a prescindere...
alla prosima
non si capisce sempre quello che scrivo? mi spiego. se chiedi a un uomo perchè gli piace fare l'amore con te in linea di massima ti dirà che gli piace. e basta. senza parole per spigarlo, per raccontarlo, per passartelo tramite altra via se non quella fisica. gli uomini non usano le parole per dire le cose. e tanto più la cosa è viscerale, come il sesso, e tanto più sono senza parole. il che non significa affatto che non sentano un coinvolgimento profondo, anche profondissimo con te. in queste poesie invece quest'uomo sa dire, almeno a me, dove lo porta la mente e il desiderio nella fisicità con quella donna. io non ci sono mai riuscita a farmi dire cose così..non dico queste ma su quest'onda...magari tu sei tutto diverso.
Good story....
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