così mi dicono.
mi sta bene.
parlo e scrivo.
ma non so recitare...
bianco e nero
come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna. "questo e' il mio segreto. veramente semplice. si vede bene solo con il cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi." Il piccolo principe. A.d.S-E.
sabato 7 novembre 2009
Il nome - suo - è "Autunno" - Il colore - suo - è Sangue - Un'Arteria - sulla Collina - Una Vena - lungo la Strada - Grandi Globuli - nei Viali...
oggi, dice il piccolo grande uomo, nevicano foglie.
32 commenti:
Anonimo
ha detto...
E' un peccato che le stagioni di mezzo stiano, almeno a quanto dicono, scomparendo. L'Autunno è un tripudio di colori, una stagione nostalgica che ha ispirato molti artisti.
ciao. ti fermi un attimo? possiamo fermarci su un post e poi parlare un po'? a me piace scambiare opinioni. anche sul tuo, se me ne dai il tempo e la possibilita'. cosa dici? non mi hai detto se il mio blog ti piace per esempio. ti piace? con calma...come davanti a una tazza di te...
E' un guaio... mi arrivano avvertimenti sulle tue risposte sul mio blog e riesco a risponderti, ma ai commenti sul tuo non mi arriva nulla. Forse ho setato male qualche impostazione...
Il tuo blog è interessante, usi spesso la pittura o le fotografie per argomentare le tue posizioni o per raccontare qualcosa. Devo dire che su ciò che scrivi mi trovi molto in linea. Ho visto che qualche libro l'abbiamo letto entrambi, qualche quadro l'abbiamo amato entrambi. Per quello che ho visto è un bel blog, con molti spunti di ragionamento. Non l'ho ancora letto tutto (a differenza di te, che sei arrivata ai miei primi messaggi). Cercherò un po alla volta di arrivare sino in fondo, che in questo caso è l'inizio. Per me con limone, grazie.
bene. per me con il latte. e qualche pasticcino, sarebbe adorabile. come già ti ho scritto altrove rispondo sempre ai commenti sui miei post. e anche ai tuoi sul tuo. non è un guaio, basta guardare... andare fino in fondo è un buon proposito, di qualsiasi cosa si tratti. mi fa piacere averti qui e continuamo a chiacchierare.
Guarderò e riguarderò i tuoi post sino a scovare tutte le tue risposte. Questo è facile, l'indirizzo del bar me lo ricordavo, Via d'Autunno 118 :)
Mi piace il te, ma forse ancor di più i pasticcini. Sono molto goloso. A volte addirittura pranzo comprandomi un sacchetto di paste. Qualche cannolo e qualche bella fiamma al cioccolato. Ma non lo dire in giro :)
anch'io, golosissima. la fiamma al cioccolato è il mio must. vedi a chiacchierare quante cose... bello sapere che giri da queste parti, che passeggi guardando le vetrine..
Vetrine, vetrine... soprattutto librerie, dove mi piace entrare per rilassarmi. Anche senza comprare nulla, la vista di tutti quei libri da poter guardare con calma, mi rilassa.
si è vero. le attuali librerie, come dici, sono dei bei posti dove stare. io in mezzo ai libri ci sono cresciuta. i libri erano le pareti di casa mia. siamo dentro a un libro, noi siamo narrazione.
si, tu lo scrivi, più che lungo soprattutto denso e intenso, e gli altri, quelli ai quali lo consenti, lo leggono. magari a voce alta. ti piace farti leggere i libri a voce alta? lo hai mai fatto a teatro? io si, ho sentito la narrazione dell'iliade riscritta da Baricco. è uno sballo per me. è una compagnia impareggiabile. mi porta via.
si l'ho vista. veloce e fitta venendo a lavorare. è incredibile, penso la stessa cosa. mi piace, è bella, ma solo per un istante. il tempo di accorgermene. qui, non la voglio.
Non so se mi piacerebbe, forse si... ma dopo un po di pratica :) Tempo fa avevo trovato la serie "racconti neri", una decina di racconti brevi di paura letti da Giancarlo Nannini. La lettura è stata filmata e anche il regista ci ha messo del suo. Devo dire che erano molto coinvolgenti. Se una persona è brava a leggere trasmette molte più emozioni di un film, perchè il coinvolgimento sulla parola è più intenso di quello visivo, ci sono meno immagini da interpretare e ci si coinvolge di più. Molto, molto tempo fa, avevo ascoltato anche pezzi della divina commedia letti da Vittorio De Sica, bellissimi, ma non li ho più ritrovati.
la divina commedia. mi è venuto in mente che l'ho ascoltata letta da benigni. ma in televisione. emozionante. molte parole però, di benigni dico. si le parole posso essere davvero incalzanti. scardinanti. per me la parola è tutto. spesso in un film è comunque la parola che mi convince, che mi aggancia. e la parola è la mia chiave di volta, il mio mestiere è la parola. le parole curano Achab.lo sapevi?
si che ti piacerebbe, anche solo la prima volta, qui la pratica non serve.
dai arriviamo a 20 commenti qui, mi piace. all'edicola non sei più tornato invece, è chiaro invece che questo bar ti va a genio.
Si, anche io ho ascoltato Benigni, almeno in qualche canto... ma è molto teatrale, come il suo personaggio ci ha abituato. Benigni ama la divina commedia, lo si vede, ma la lettura di De Sica era un'altra cosa.
E si, lo so che le parole curano... ed è vero anche il contrario, spesso la mancanza di parole ammala, o sbaglio?
Prima o poi i 20 commenti li superiamo, c'era un edicola? forse ne ho perso la strada...
come è vero baci segreti. mi hai letto nel pensiero. non so se vale per tutti, forse no, ma per me si. la mancanza di parole mi fa soffrire, proprio piegare e dolere, fino ad ammalarmene. come fai a saperlo, succede anche a te?
era la strada verso il comunismo, ma si è persa effettivamente...
Ecco, ora immagino di essere con te in un luogo chiuso, di qualsiasi tipo... che non sia il mio ufficio :) ma forse oggi mi andrebbe bene anche un luogo aperto.
ma fa freddo, oggi, veramente freddo. quasi fiocca di nuovo sai. no non andiamo fuori, devo scaldarmi. dentro e fuori, o fuori e dentro? siamo sicuri di essere al bar?
Ecco, l'hai chiamata e vedo fiocchi scendere dal cielo. Ora ho freddo pure io. Guarda che il bar ha una porticina, da su un'altra stanza. E' una porticina piccola, non ci si entra, si intravede però un divano ed un camino acceso. Come si fa ad entrare? sul bancone del tavolo c'è una bottiglietta con su scritto "bevimi".
baci segreti questo si che mi manda fuori. ancora fuori... quello che hai scritto e' un capolavoro. allora bevo, cosa sara' di me? ma quella porticina e' cosi' piccola, come faccio a entrare in quel mondo? ma devo devo entrare...tu dove sei?
Sono qua, di fianco a te, ti vedo deglutire e poi... fisso i tuoi occhi e mi sembrano più piccini, più piccini. Ad un tratto la bottiglia è troppo grossa e troppo pesante per te. La lasci cadere, mi guardi dal basso, mentre ancora rimpicciolisci. La raccolgo, hai lasciato dentro un po di liquido. Lo butto giù in un sorso solo e inizia a girarmi la testa. Vedo le parati innalzarsi. Il tavolo del bar mi sembra enorme. O forse sono io che sono piccolo. Eccoti, ora rivedo i tuoi occhi, e li vedo nella giusta misura. La porta è la, tocco la maniglia, e di colpo questa parla "chi vuole girarmi?"
dai entriamo, sei pronto? io si. sono cosi' curiosa. certo che sei buffo cosi' piccolo. ma c'e' subito la stanza oppure ce' un meraviglioso giardino prima di arrivare? pieno di camelie e di panse'. ne sento il profumo..prendimi per mano.
Entriamo, dammi la mano e non temere, quello che si apre ai nostri occhi è una calda stanza. I muri in cotto rosso scuro danno un'aria di antico e di raccolto all'ambiente. Non ci sono porte di uscita, oltre quella varcata. E' uno spazio molto vuoto, con un soffice divano al centro, un corposo tappeto e un caminetto con il fuoco acceso. Al di fuori dell'unica finestra della stanza si vedono fiocchi bianchi scendere, lentamente fra i riflessi dorati del focolare. Ti siedi sul divano e affondi i piedi nel soffice tappeto. Mi siedo accanto a te, guardando le fiamme danzare.
visto come fiocca? dici sono stata io? certo che qui si sta bene, c'è calore, c'è tepore, c'è aria di buono, c'è tutto quello che serve. il fuoco nel camino mi ipnotizza sai... non è che c'è una rana in livrea che ci porterebbe anche una tazza di te? con i pasticcini? fiamma al cioccolato? ma niente cappellaio matto nè lepre marzolina, non voglio casino ora. calma quiete e te. te?
Io sono qui, a fianco a te... ti sei addormentata con la testa appoggiata alle mie ginocchia e ti ho vegliata tutta notte. Ho pensato a te, accarezzandoti i capelli. A volte mi sono assopito, ma poi, riaprendo gli occhi, ti ho ritrovata li. Ero agitato, temevo di perderti, temevo che addormentandomi tutto sarebbe scomparso. La porticina, il calore, il divano, te. Tutto svanito con le prime luci dell'alba. Ora il sole si sta alzando... sei ancora qua, ma sei ancora tu? Sei la stessa di ieri? di l'altro ieri? o forse è già ora di mordere un biscotto per tornare grandi? bussano alla finestra... Appoggio il tuo viso su un cuscino e vado a vedere cosa succede. E' un airone bianco che picchietta sul vetro. Apro la finestra e come d'incanto spicca il vola. Elegante maestoso... ha lasciato un sacchettino con due brioches appena sfornate e una tazza di caffelatte. Ho paura di svegliarti, di vedere l'espressione del tuo viso... ma è ora, e fuori ha smesso anche di nevicare, è una bella giornata di sole primaverile.
la colazione e' quello che ci voleva. tornare grandi? ma cosa dici? hai avuto un incubo? devi pazientare per avere veramente quello che vuoi, anche nel paese delle meraviglie.
Qua, nel tiepido calore di questo caminetto... un angolo sperduto che in pochi sanno trovare... la nostra Locanda Almayer. E' bello tornare qua, di tanto in tanto e scoprire che è sempre per noi. Un posto nascosto... che solo pochi riusciranno a vedere.
Piaciuta la colazione? Il caminetto non ha ancora smesso di darci calore, forse è meglio ravvivare un po la fiamma. Ti ho mai detto che hai un buon profumo? guarda le pareti della stanza... non ti pare che si stanno muovendo? lentamente, ma si... mi sembra proprio che si stiano muovendo...
ciao. sei tornato fin quaggiù. figurati, è da un mesetto che sono tornata a leggerti, ti ho visto inaspettatamente su altri blog,ma ho aspettato un post in cui avessi qualcosa da dire. a presto
32 commenti:
E' un peccato che le stagioni di mezzo stiano, almeno a quanto dicono, scomparendo. L'Autunno è un tripudio di colori, una stagione nostalgica che ha ispirato molti artisti.
ciao. ti fermi un attimo? possiamo fermarci su un post e poi parlare un po'? a me piace scambiare opinioni. anche sul tuo, se me ne dai il tempo e la possibilita'. cosa dici? non mi hai detto se il mio blog ti piace per esempio. ti piace? con calma...come davanti a una tazza di te...
E' un guaio... mi arrivano avvertimenti sulle tue risposte sul mio blog e riesco a risponderti, ma ai commenti sul tuo non mi arriva nulla. Forse ho setato male qualche impostazione...
Il tuo blog è interessante, usi spesso la pittura o le fotografie per argomentare le tue posizioni o per raccontare qualcosa. Devo dire che su ciò che scrivi mi trovi molto in linea. Ho visto che qualche libro l'abbiamo letto entrambi, qualche quadro l'abbiamo amato entrambi. Per quello che ho visto è un bel blog, con molti spunti di ragionamento. Non l'ho ancora letto tutto (a differenza di te, che sei arrivata ai miei primi messaggi). Cercherò un po alla volta di arrivare sino in fondo, che in questo caso è l'inizio.
Per me con limone, grazie.
bene. per me con il latte. e qualche pasticcino, sarebbe adorabile. come già ti ho scritto altrove rispondo sempre ai commenti sui miei post. e anche ai tuoi sul tuo. non è un guaio, basta guardare...
andare fino in fondo è un buon proposito, di qualsiasi cosa si tratti. mi fa piacere averti qui e continuamo a chiacchierare.
Guarderò e riguarderò i tuoi post sino a scovare tutte le tue risposte. Questo è facile, l'indirizzo del bar me lo ricordavo, Via d'Autunno 118 :)
Mi piace il te, ma forse ancor di più i pasticcini. Sono molto goloso. A volte addirittura pranzo comprandomi un sacchetto di paste. Qualche cannolo e qualche bella fiamma al cioccolato. Ma non lo dire in giro :)
anch'io, golosissima. la fiamma al cioccolato è il mio must. vedi a chiacchierare quante cose...
bello sapere che giri da queste parti, che passeggi guardando le vetrine..
Vetrine, vetrine... soprattutto librerie, dove mi piace entrare per rilassarmi. Anche senza comprare nulla, la vista di tutti quei libri da poter guardare con calma, mi rilassa.
si è vero. le attuali librerie, come dici, sono dei bei posti dove stare.
io in mezzo ai libri ci sono cresciuta. i libri erano le pareti di casa mia.
siamo dentro a un libro, noi siamo narrazione.
La narrazione nel senso che ne siamo noi stessi gli autori? perchè se l'autore è qualcun altro, vorrei proprio scambiarci due parole...
Si, più che un libro da leggere, mi piace pensarla come un libro da scrivere. Spero anche che sia molto lungo... :)
Questa mattina a milano sono caduti due fiocchi di neve. Li hai visti? Mi da un effetto strano la neve, mi piace ma non la voglio :)
si, tu lo scrivi, più che lungo soprattutto denso e intenso, e gli altri, quelli ai quali lo consenti, lo leggono. magari a voce alta. ti piace farti leggere i libri a voce alta? lo hai mai fatto a teatro? io si, ho sentito la narrazione dell'iliade riscritta da Baricco. è uno sballo per me. è una compagnia impareggiabile. mi porta via.
si l'ho vista. veloce e fitta venendo a lavorare. è incredibile, penso la stessa cosa. mi piace, è bella, ma solo per un istante. il tempo di accorgermene. qui, non la voglio.
Non so se mi piacerebbe, forse si... ma dopo un po di pratica :) Tempo fa avevo trovato la serie "racconti neri", una decina di racconti brevi di paura letti da Giancarlo Nannini. La lettura è stata filmata e anche il regista ci ha messo del suo. Devo dire che erano molto coinvolgenti. Se una persona è brava a leggere trasmette molte più emozioni di un film, perchè il coinvolgimento sulla parola è più intenso di quello visivo, ci sono meno immagini da interpretare e ci si coinvolge di più. Molto, molto tempo fa, avevo ascoltato anche pezzi della divina commedia letti da Vittorio De Sica, bellissimi, ma non li ho più ritrovati.
la divina commedia. mi è venuto in mente che l'ho ascoltata letta da benigni. ma in televisione.
emozionante. molte parole però, di benigni dico.
si le parole posso essere davvero incalzanti. scardinanti. per me la parola è tutto. spesso in un film è comunque la parola che mi convince, che mi aggancia. e la parola è la mia chiave di volta, il mio mestiere è la parola.
le parole curano Achab.lo sapevi?
si che ti piacerebbe, anche solo la prima volta, qui la pratica non serve.
dai arriviamo a 20 commenti qui, mi piace.
all'edicola non sei più tornato invece, è chiaro invece che questo bar ti va a genio.
Si, anche io ho ascoltato Benigni, almeno in qualche canto... ma è molto teatrale, come il suo personaggio ci ha abituato. Benigni ama la divina commedia, lo si vede, ma la lettura di De Sica era un'altra cosa.
E si, lo so che le parole curano... ed è vero anche il contrario, spesso la mancanza di parole ammala, o sbaglio?
Prima o poi i 20 commenti li superiamo, c'era un edicola? forse ne ho perso la strada...
come è vero baci segreti. mi hai letto nel pensiero. non so se vale per tutti, forse no, ma per me si. la mancanza di parole mi fa soffrire, proprio piegare e dolere, fino ad ammalarmene. come fai a saperlo, succede anche a te?
era la strada verso il comunismo, ma si è persa effettivamente...
Eccoci, al solito bar... dove poter gustare tranquillamente un buon gelato :)
Però in questi giorni si è abbassata molto la temperatura... bisogna stare al coperto. Il gelato lo prendiamo al chiuso.
dovrei uscire...ma non resisto..ti rispondo. si al chiuso. va bene. molto bene. ecco adesso mi immagino un chiuso di qualche tipo..
Ecco, ora immagino di essere con te in un luogo chiuso, di qualsiasi tipo... che non sia il mio ufficio :) ma forse oggi mi andrebbe bene anche un luogo aperto.
ma fa freddo, oggi, veramente freddo. quasi fiocca di nuovo sai. no non andiamo fuori, devo scaldarmi. dentro e fuori, o fuori e dentro? siamo sicuri di essere al bar?
Ecco, l'hai chiamata e vedo fiocchi scendere dal cielo. Ora ho freddo pure io. Guarda che il bar ha una porticina, da su un'altra stanza. E' una porticina piccola, non ci si entra, si intravede però un divano ed un camino acceso. Come si fa ad entrare? sul bancone del tavolo c'è una bottiglietta con su scritto "bevimi".
baci segreti questo si che mi manda fuori. ancora fuori... quello che hai scritto e' un capolavoro.
allora bevo, cosa sara' di me? ma quella porticina e' cosi' piccola, come faccio a entrare in quel mondo? ma devo devo entrare...tu dove sei?
Sono qua, di fianco a te, ti vedo deglutire e poi... fisso i tuoi occhi e mi sembrano più piccini, più piccini. Ad un tratto la bottiglia è troppo grossa e troppo pesante per te. La lasci cadere, mi guardi dal basso, mentre ancora rimpicciolisci. La raccolgo, hai lasciato dentro un po di liquido. Lo butto giù in un sorso solo e inizia a girarmi la testa. Vedo le parati innalzarsi. Il tavolo del bar mi sembra enorme. O forse sono io che sono piccolo. Eccoti, ora rivedo i tuoi occhi, e li vedo nella giusta misura. La porta è la, tocco la maniglia, e di colpo questa parla "chi vuole girarmi?"
dai entriamo, sei pronto? io si. sono cosi' curiosa. certo che sei buffo cosi' piccolo. ma c'e' subito la stanza oppure ce' un meraviglioso giardino prima di arrivare? pieno di camelie e di panse'. ne sento il profumo..prendimi per mano.
Entriamo, dammi la mano e non temere, quello che si apre ai nostri occhi è una calda stanza. I muri in cotto rosso scuro danno un'aria di antico e di raccolto all'ambiente. Non ci sono porte di uscita, oltre quella varcata. E' uno spazio molto vuoto, con un soffice divano al centro, un corposo tappeto e un caminetto con il fuoco acceso. Al di fuori dell'unica finestra della stanza si vedono fiocchi bianchi scendere, lentamente fra i riflessi dorati del focolare.
Ti siedi sul divano e affondi i piedi nel soffice tappeto. Mi siedo accanto a te, guardando le fiamme danzare.
visto come fiocca? dici sono stata io? certo che qui si sta bene, c'è calore, c'è tepore, c'è aria di buono, c'è tutto quello che serve. il fuoco nel camino mi ipnotizza sai... non è che c'è una rana in livrea che ci porterebbe anche una tazza di te? con i pasticcini? fiamma al cioccolato? ma niente cappellaio matto nè lepre marzolina, non voglio casino ora. calma quiete e te. te?
Io sono qui, a fianco a te... ti sei addormentata con la testa appoggiata alle mie ginocchia e ti ho vegliata tutta notte. Ho pensato a te, accarezzandoti i capelli. A volte mi sono assopito, ma poi, riaprendo gli occhi, ti ho ritrovata li. Ero agitato, temevo di perderti, temevo che addormentandomi tutto sarebbe scomparso. La porticina, il calore, il divano, te. Tutto svanito con le prime luci dell'alba. Ora il sole si sta alzando... sei ancora qua, ma sei ancora tu? Sei la stessa di ieri? di l'altro ieri? o forse è già ora di mordere un biscotto per tornare grandi? bussano alla finestra... Appoggio il tuo viso su un cuscino e vado a vedere cosa succede. E' un airone bianco che picchietta sul vetro. Apro la finestra e come d'incanto spicca il vola. Elegante maestoso... ha lasciato un sacchettino con due brioches appena sfornate e una tazza di caffelatte. Ho paura di svegliarti, di vedere l'espressione del tuo viso... ma è ora, e fuori ha smesso anche di nevicare, è una bella giornata di sole primaverile.
la colazione e' quello che ci voleva. tornare grandi? ma cosa dici? hai avuto un incubo? devi pazientare per avere veramente quello che vuoi, anche nel paese delle meraviglie.
Qua, nel tiepido calore di questo caminetto... un angolo sperduto che in pochi sanno trovare... la nostra Locanda Almayer. E' bello tornare qua, di tanto in tanto e scoprire che è sempre per noi. Un posto nascosto... che solo pochi riusciranno a vedere.
Piaciuta la colazione? Il caminetto non ha ancora smesso di darci calore, forse è meglio ravvivare un po la fiamma. Ti ho mai detto che hai un buon profumo? guarda le pareti della stanza... non ti pare che si stanno muovendo? lentamente, ma si... mi sembra proprio che si stiano muovendo...
e dove siamo adesso? sono Elisewin? e tu chi sei? ho un buon profumo? dici?
Ho assistito ad un piacevole ritorno dalle mie parti. Grazie per il commento.
ciao. sei tornato fin quaggiù. figurati, è da un mesetto che sono tornata a leggerti, ti ho visto inaspettatamente su altri blog,ma ho aspettato un post in cui avessi qualcosa da dire. a presto
Questo era il nostro angolo privato, se si può dire di un blog. Mi sembrava naturale tornare a scriverti da qua. A presto.
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