bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 18 novembre 2019

Confini di umanità

qui, in questo luogo detto blog si parla di bellezza.
perchè, mi insegna oggi D'Avenia sul Corriere, la bellezza è un presente eterno e garantito.
come a Venezia l'acqua delle sue calli va e porta via, così anche a Venezia la bellezza svetta e tutto domina. Venezia coniuga il transitorio e l'eterno. oggi e sempre.
le foto di Paolo Pellegrin appartengono alla bellezza?
no, non in senso stretto.
la bellezza sta nell'atto di fotografare e di farlo con talento e maestria, sta nel fare arte il fotografare.
ma quel che vedo nelle foto di Pellegrin alla Triennale (ma ho visto mostre ben più fornite di questa e l'impatto è stato potente) ha a che fare con lo sfacelo, il disordine, la disumanità, la mancanza, la perdita di senso e di dignità. il declino della civiltà, o forse, quel che sempre le è appartenuto prima che l'epoca moderna ce lo presentasse così.
mi piace perchè è crudo, ma mai osceno, perchè non usa stratagemmi.



Nessun commento: