bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 14 dicembre 2018

teatro dell'arte, al diavolo il teatro

abbasso il teatro dell'arte, un posto infrequentabile, la galleria in alto è inadatta al teatro, pieno di vetrate, di stanghe che tagliano le scene, di punti ciechi, di luci provenienti da tutte le parti, dalle sale illuminate adiacenti e non chiuse alla sala interna che inondano di chiaro e disturbano la visione (e guai per QUESTA visione che richiederebbe un buio assoluto), per non parlare delle luci delle scale.
la mia visione di questo splendido spettacolo sarebbe stata ottimale, ALTROVE.
più volte mi sono lamentata, 
per un Baryšnikov visto anni fa con una linea nera fissa causa vetrate incorniciate (che svettano ovunque, qualsiasi angolazione della galleria in alto è penalizzata da un ostacolo alla visione del palco)
e
per una Bergamasco l'anno scorso (il noiso uomo seme) assistito in balconata da una serie di poltrone ribassate che, ancora una volta, comportano una stanga visiva ineliminabile.
un teatro da evitare, assolutamente. almeno facessero prezzi diversificati, in platea ok, altrove a tuo rischio e pericolo ma a prezzo ribassato.
invece: niet.

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