bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 29 novembre 2018

TEATRO 2 - tu es libre


seduto di fianco a me c'era Moni Ovadia.
che ho rivisto a teatro al Piccolo per Onegin ieri sera.
Ovadia va a teatro, questo gi fa onore, secondo me la maggior parte degli attori fa solo i propri spettacoli.
anzi ne sono certa.

questo spettacolo, Tu es libre, al Teatro I di Milano, è certamente stata una splendida scoperta.
Tu es libre
di Francesca Garolla
Testo finalista Premio Riccione per il Teatro 2017 e selezionato dalla Comédie Francaise tra le novità più significative della stagione 17/18
mi hanno letteralmente inseguita per farmelo vedere. ero andata al teatro I a vedere la Fracassi in Erodias di Testori e ho lasciato telefono e mail. mi hanno chiamato e offerto lo spettacolo in promozione.
siccome è impossibile che io dica di no a un invito così, qualcuno ha guardato giù e mi ha fatto questo immenso favore.

è la storia di una scelta, di una radicalizzazione islamca di una ragazza qualunque, di nome Haner.
tratta il tema della scelta, dell'amore per la morte, del mito ambiguo della libertà, delle stragi in nome di una giustizia divina, di un cambiamneto inspiegabile, di una genitorialità frantumata dalle domande corrosive del dubbio, dell'abbattimento del limite e del lecito senza alcun riguardo per la vita, dell'islamizzazione del radicalismo.
"E' l'elefante che manca nella storia di Haner", dice la voce narrante (interpretata dall'autrice del testo), dopo aver raccontato della comparsa di un elefante in un villagio di un paese lontano. cresciuto prima come un idolo e poi abbandonato e denutrito. il sapiente del villagio, interpellato sul destino dell'elefante, fa sapere che l'elefante non và nè idolatrato, nè demonizzato. va solo cresciuto, come qualunque altro essere del villaggio.
si è proprio l'elefante che manca nella storia di Haner. 

uno spettacolo ben scritto, ben condotto, ancora meglio recitato.
emozionante, un forte spunto riflessivo.
ho chiesto di poter avere il testo. perché é un bel testo.

2 commenti:

Liliana Benini ha detto...

❤️

Rossa ha detto...

e' piaciuto anche a Moni Ovadia.