bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 11 novembre 2018

paradigma rosa, la belva che è in me

conferenza Named su fitoterapia nel trattamento della donna nei suoi cicli ormonali di vita, ciclo mestruale, gravidanza e menopausa.
congresso "paradigma rosa". mica poco.
la medicina funzionale mi interessa. mi affascina, è un buon modo di vedere il corpo, il suo funzionamento e mal funzionamento.
ascolto, su un'intera giornata, sabato peraltro, una relazione molto convincente, una ginecologa davvero molto competente e di grande capacità trasmissiva. le altre, relazioni e dottoresse, molto meno. ma molto molto meno.
tre le altre, una psichiatra per la quale ho provato imbarazzo.
poi un'altra, credo, ginecologa per la quale ho provato prima noia, infinita noia per le sue evidenti incapacità didattiche, e poi uno stupore quasi panico.
alla fine della relazione della psichiatra diciamo naif, dalla platea sorge una domanda, che già mi mette in allarme, rivolta alla ginecologa prolissa. domanda sull'autismo: le cause ambientali tossiche che possono causare autismo. e già mi irrigidisco, domanda tendenziosa (e anche del tutto fuori tema, intenzionalmente tendenziosa). 
alla prima risposta, poco convincente dal mio punto di vista ma ancora accettabile, segue una seconda domanda dalla platea, decisamente preoccupante e senza possibilità di fraintendimento: le vaccinazioni come fattore trigger dell'autismo.
risposta della ginecologa, che da prolissa diventa ai miei occhi pericolosa: si, il vaccino è un fattore tossico ambientale, siamo perfettamente d'accordo.
fine della mattinata, tutti a pranzo, ci vediamo alle 14.
a me gira la testa, tutte si alzano serene e si buttano a capofitto sul generoso buffet ma io mi sento quella roba che conosco bene, quella rabbia montante quando sento cose che il mio cervello rigetta come inaccettabili. è il problema della mia vita, quella reazione lì. 
aspetto.
se non faccio così, se non aspetto, combino guai.
mangio
mi guardo in giro
nessuno commenta
tutte 'ste ginecologhe non hanno niente da dire in proposito
ho sentito male
ho certamente sentito male
come possono essere tutte tranquille
erano forse la fame e la fretta di mangiare che ha mandato via liscia la risposta da indagine dell'ordine dei medici della ginecologa pluridecorata esperta in medicina funzionale?
mangio
ragiono
la vedo
glielo chiedo?
il mio cervello residuo, quello che cerca di evitare i guai dell'altro che tende a imbracciare il kalašnikov, mi dice lascia stare.
torno nell'aula didattica e mi siedo.
cerco di leggere il giornale.
non ci riesco.
devo trovare una mediazione tra i due cervelli.
cerco la mia informatrice e gliene parlo.
povera, arrosisce, lei non ha sentito nulla, ovviamente, ma chiederà.
torna dopo 10 minuti in compagnia di quella che ritengo la sua responsabile.
hanno chiesto ma la ginecologa ha detto che lei è favorevole ai vaccini (risposta standard).
insisto che la risposta data alla gentile ed edotta dottoressa della platea non intendeva esattamente questo. "tossico ambientale" non mi sembra una definizione favorevole ai vaccini. o no?
mi dicono che la dottoressa ha fatto studi in cui emerge che le vaccinazioni peggiorano la malattia autistica, a ogni vaccinazione il povero bambino ha un aggravamento della sue condizioni psicopatologiche.
andiamo male, dalla padella alla brace.
ma davvero? quali studi? In doppio cieco randomizzato e statisticamente significativo o con due galline e quattro oche del suo pollaio? 
insisto e poi capisco che ho davanti due poverette incapaci di dare spiegazioni, balbettanti.
smetto di insistere ma chiedo alle due improvvide che forse l'azienda dovrebbe essere certa che sul palco salgano persone che sanno quello che dicono (e già le capacità espositive erano scadenti) non potendo certo accertarsi che le persone che invitano facciano domande meno che ignoranti.

immagino di essere però tra le persone di cui potranno invece accertarsi di non invitare più, eppure non sanno che quello che hanno visto è ancora il meglio di me.
la belva è rimasta in gabbia.

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