bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 13 settembre 2018

il tempo delle donne e la felicità dell'amore

dopo un lungo w. e. al tempo delle donne, tema: la felicità, lunedì mattina leggo sul corriere, come epilogo della kermesse, che per ottenere la felicità ci vuole amore.
è vero che il tempo delle donne non serve a niente se non a fare pubblicità ad attori e cantanti (la cui opinione non è mai stata così importante e non si sa perché), e a qualche scrittore, ma la conclusione del corriere, la 27a ora, merita un post.
sembra che dopo tre giorni di dibattito siano tornati al medesimo punto di partenza, un giro su se stessi per ribadire quel che tutti credono cioè che per essere felici bisogna vivere l'amore, banalità condivisa e diffusa presso tutte le drogherie, bar, locali, parrucchieri, barbieri pubblicità della metro.
tre giorni per dire la cosa che dicono tutti.
e quindi, appunto, il tempo delle donne non serve a niente.
per l'amore ci passano tutti e tutti sanno che non da la felicità.
piuttosto è la causa di maggiore infelicità possibile, se inteso, come è inteso, come rapporto tra un uomo e una donna (e simili).
tutto origina dall'amore e poi, guarda caso, amore non è più: anche le donne che finiscono sfigurate dall'acido o bruciate ai margini delle provinciali amavano tanto i loro assassini (e soprattutto viceversa).
tutto parte sempre dall'amore, 
ma
l'amore non causa felicità.
come nessuna cosa la causa, ma tanto meno l'amore, che è la faccenda più complicata della vita di una persona.
che assurdità.
qualcuno ci ha provato a dirlo, anche al tempo delle donne, che, caso mai, è la felicità che consente l'amore.
cioè l'amore non è causa di felicità a meno che la felicità stessa (o forse sarebbe meglio dire una sorta di gioia soddisfazione benessere personale) non sia già germogliato in chi ama.
qualsiasi amore è destinato al fallimento se non alimentato da qualcosa che già abbia a che fare, in partenza, da una gioia personale, una gioia e desiderio di vivere che a volte, e qui sta il bello, ci vuole una vita a costruire. l'amore non ha mai cambiato nessuno (anche se la Mannoia cantava il contrario) ma qualcuno può scambiare amore, se a quel qualcuno è toccato capire chi è.
se non stai bene, se non sai vivere il desiderio, se non sei felice con te stesso, non amerai nessuno e nessun amore potrà mai durare.
ma tant'è, amore è la felicità, cantiamo tutti insieme, e andiamo con dio.

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