bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 30 dicembre 2013

lisbon story


è un film delizioso, questo di Wenders.
ma delizioso forse è riduttivo.
è anche delizioso, è soprattutto pregevole.
ha tanti elementi che me lo rendono molto affine, che me lo fanno amare.
mi piace il viaggio con il quale si apre il film e  lo spazio nella mente di chi guarda, un lungo viaggio in macchina cha attraversa l'Europa, mi piace il protagonista, Philip Winter, che per mestiere si occupa di suoni, li cattura e poi li riproduce per i film, è simpatico, ironico, distratto, adattabile e innamorato, mi piace la presenza dei Madredeus, della sua cantante Teresa Salgueiro, da brivido incontrollabile lungo la schiena, bella e piena di fascino, mi piace Lisbona, è ovvio, la sua luce, le sue strade, la sua magia. è un omaggio al cinema, alla sua eterna bellezza, al pensiero che lo sottende, alla ricerca che lo vivifica, all'emozione che produce. 
e, sopra ogni cosa, mi piace la colonna sonora di Pessoa, continuamente citato nel film a sostegno del percorso dei due protagonisti, uno Philip presente, arguto, curioso e amabile, l'altro, Friedrich, assente per tutto i film, un nessuno, come Pessoa definiva se stesso, un niente che ha in sè tutti i sogni del mondo.
questo gioco di assenza, di nessuno, di essere niente senza amore, di amore nostalgico, per Lisbona, per la cinepresa a manovella e la pellicola in bianco e nero, per la voce di Teresa e la musica indescrivibile dei Madredeus, per le citazioni di Manoel De Oliveira in un'intervista in portoghese che ragiona di uomo e di universo...questo gioco è respiro senza fine.
omaggio a Fellini, omaggio al cinema, alla partecipazione emotiva.
una chicca.


Non c’era elettricità, così io leggevo alla fioca luce di una candela, aggomitolato nel letto, qualsiasi cosa trovassi da leggere.
Era la Bibbia in portoghese e nuovamente lessi la prima lettera ai Corinti.
Rileggendola alla luce di una candela mi ha sopraffatto.
Non sono nulla, una pura fantasia.
Cosa aspettarsi da me stesso e dalle cose di questo mondo?
E se non ho avuto amore…
E se non ho avuto amore?
Oh mio Dio, io non ho amore!
Oh mio Dio , io, non ho amore
.
Pessoa, dicembre ’34, poco prima della sua morte.
Philip prende la Bibbia, e legge:
E se pure ho il dono della profezia, e se pure posso penetrare tutti i misteri e tutte le dottrine, e se anche possiedo una fede tale da smuovere le montagne ma non ho avuto amore, io non sono nulla.





 Per quanto fosse nato cieco non si può immaginare ciò che poteva vedere.
 Ascolto senza guardare e così vedo


Nella luce del giorno anche i suoni brillano

io ho desiderato come i suoni non essere le cose
ma viverle ..

Quando ero bambino
vivevo inconsapevole
per raggiungere la memoria che oggi ho di allora.
Comprendo adesso
cosa io fossi un tempo.
La mia vita ora procede nutrita di finzione
ma in questa prigione,
mio solo libro
leggo il sorriso di qualcun altro
di colui che io ero allora



Ciao Federico.
Lisbon story, di Wim Venders, 1994.

6 commenti:

marco eugenio ha detto...

tornato la scorsa primavera da un viaggio a Lisbona, affascinato dalla sua luce, dui sui cieli e dai suoi spazi (e naturalmente dalla sua musica), la prima cosa che ho fatto è stato andarmi a comprare il film di Wenders, che conoscevo di fama ma non avevo mai visto.
E ho rivissuto il mio viaggio e ho capito meglio la città e come tutti mi sono innamorato della Salguero e della sua voce.
Grazie per avermi ricordato tanta bellezza, filmica e reale
Marco

corte sconta ha detto...

toccante come Wenders sa essere.buon anno anima portoghese.

Rossa ha detto...

cosa vi posso dire, siete due galantuomini e mi rendete felice il primo giorno dell'anno. sono così contenta che qualcuno legga e condivida i miei post.
grazie davvero tanto e buon anno a corte sconta e anche a marco.
Rossa

corte sconta ha detto...

la mia professione è essenzialmente tecnica,sette/nove ore concentrato,pensando e agendo.a volte è stancante,a volte deprimente,ma uno degli antidoti efficaci è leggerti:i pensieri,i temi e l'esposizione,quasi sempre coinvolgente e mai banale,intuitiva,pasoliniana in certi casi.potrei tediarti ancora a lungo essendo molte le cose che volevo dirti,ma finisco qui la sviolinata.. sperando tu sia sopravvissuta a cotanta stima.sinteticamente..Grazie di cuore.

Rossa ha detto...

dai non esagerare, ti pregoooo...

corte sconta ha detto...

iperbole dici?forse..ma è ciò che penso(e figurati che ne ho solo fatto un microscopico cenno),lo meriti Rossa.lo meriti.per un'infinità di ragioni.sinceramente non credo tutti, o molti,possano essere degni di stima.rispetto per l'essere umano e non,questo sempre:ma la stima è altro.ciao Rossa.