bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 7 novembre 2013

César Pelli

folla oceanica in Triennale. 
per i 150 il Politecnico di Milano regala 8 lezioni di architettura urbana al pubblico milanese.
la prima: interviene César Pelli, per chi ancora non lo sapesse, l'architetto che ha progettato il grattacielo Unicredit della nuovissima area milanese di Porta Nuova-Garibaldi.
per me, un grande regalo alla città, un'area nuova avveniristica svettante splendente di grande bellezza. 
ovunque vada, se mi aggiro in zona, la cerco con lo sguardo, di giorno e di notte, quella cima della pergamena arrotolata del grattacielo più bello di Milano.
fotografia di Marco Holzmiller - tutti i diritti riservati
non sono un architetto ma l'urbanistica mi piace e la mia città ancora di più. queste lezioni mi interessano, non potrò andare sempre, sono alle 18, ma, se lo studio me lo consente, in quelle occasioni potrò almeno consolarmi del pauroso calo di attività privata degli ultimi mesi che mi lascia spazi liberi tra l'inaspettato e l'angosciante.
Ieri sera potevo, il 27 Novembre -Renzo Piano!!- probabilmente -meglio? peggio?- no.
tornando alla serata, ancora una volta mi sono trovata immersa nella bella gioventù degli studenti di architettura, bella casual intellettuale attenta, in una sala, come per la presentazione della mostra di Porto Poetic, stra colma, con decine di persone in piedi e sedute per terra ad ogni angolo possibile, tra le quali anche io, sempre molto colpita dagli spostamenti di massa della popolazione milanese in occasione di questi richiami culturali. lunedì ho tentato, giuliva e fiduciosa, di andare a sentire Steve McCurry che parlava, ma dai?, di fotografia. impossibile: una fila di almeno 500 metri, sono entrati in 200, tutti gli altri fuori, tra i quali anche io.
César Pelli è un uomo anziano, nato nel 1926, con un bel pizzetto a ornargli la faccia, con alcuni tic a deturpargliela, arriva in ritardo di 10 minuti scusandosi, è argentino di origini italiane, parla in inglese, ed è una persona amabile.
scrivo questo post per fargli onore, a lui e a tutto il suo imponente lavoro e carriera, ma anche solo per sottoscrivere con forza la mia ammirazione assoluta per persone come lui, e potrei dire lo stesso Alvaro Siza e Eduardo Souto de Moura sentiti due mesi fa, che, a fronte di un talento smisurato, di una carriera luminosissima, di una grande fortuna talento ammirazione e ricchezza raggiunte nella vita, rimangono sentitamente autentiche, umili, ironiche, alla mano, gentili, emozionate, ogni volta, di fronte al tributo di osservanza e gratitudine della popolazione che li ascolta e che gode del loro lavoro. almeno così a me pare.
il grattacielo César Pelli della piazza Gae Aulenti è un miracolo di bellezza, tutta l'area, ho potuto notare ieri, è frutto di un progetto urbanistico mirato: si accede alla piazza, sopraelevata di 6 metri rispetto al suolo dell'area circostante, da 5 vie differenti, tutte studiate in modo che non si debba attraversare il traffico per raggiungerla. una lunga sopraelevata la congiunge all'altro gruppo di grattacieli che si spinge in direzione di Via Vittor Pisani, e una vasta area verde, ancora in costruzione, la congiungerà al delimitare dell'area urbana di Milano chiamata Isola. fantastico, la mia Milano che cambia, che sale, che si modernizza, che da lavoro, che si imbelletta.


César Pelli ha lavorato in tutto il mondo e dico TUTTO il mondo, ha costruito i suoi palazzi ovunque, sempre animato dal pensiero-progetto, così ha spiegato, di ricostruire aree urbane intorno ai suoi svettanti palazzi, piazze, giardini, zone pedonali, aree di città vissuta, perfino a Los Angeles, che mi sembra l'antitesi assoluta di una città comunitaria, tutto tranne un luogo abitabile in termini europei.




onore al merito.

4 commenti:

milar71 ha detto...

Gentile Dottoressa,
la fotografia che ritrae la torre Cesar Pelli in notturna, con viraggio blu, è di proprietà del sottoscritto. I diritti sono riservati e la riproduzione vietata, come peraltro esplicitato dove l'ho pubblicata: http://www.zmphoto.it/foto/milar71/205764/
Qualora fosse interessata a mantenere la fotografia sul Suo blog la invito quantomeno a riportare accanto alla stessa il dovuto credit fotografico (fotografia di Marco Holzmiller).
In caso contrario vorrà toglierla dal blog con cortese sollecitudine.
Cordiali saluti.
M.H.

Rossa ha detto...

Buongiorno,
mi scuso per il disguido.
la sua foto non l'ho presa dal suo sito, non avrei saputo nemmeno come arrivarci, ma da qualche altra parte, forse google o altra fonte del genere, dove non veniva riportata l'indicazione che lei ne da.
aggiungo volentieri il suo nome, la foto merita sicuramente.
grazie ancora.

milar71 ha detto...

Buongiorno Dottoressa,
la ringrazio per l'apprezzamento.
Le chiedo l'ulteriore cortesia di aggiungere, accanto al mio nome, la dicitura "tutti i diritti riservati".
Qualora desiderasse cancellare il nostro scambio di messaggi, per non "sporcare" il suo blog con questioni inconferenti, per me non c'è nessun problema.
Cordialmente.
M.H.

Rossa ha detto...

ma perchè mi chiama gentile dottoressa?
l'apprezzamento è autentico.
ho sistemato anche i diritti...
e perchè mai dovrei cancellare? la sua osservazione è più che giusta e legittima. è giusto che stia sul blog insieme a qualsiasi altro commento.
ho sbagliato e mi scuso. metto le foto senza pensarci, quasi sempre, con leggerezza e forse non dovrei.
buonanotte