bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 10 marzo 2011

notte appesa


c’è quella falce di luna.
è lì che mi guarda o forse mi guida.
appesa nel cielo. e sotto, una stella, penso venere, appesa alla falce di luna.
temo si sia tutti appesi l’uno all’altro. come quella falce e la sua piccola venere appesi nel buio crepuscolare del cielo, in questa nottata senza senso.
guido in automatico, autostrada, torno a milano, nella voragine.
nessuno può intuire il peso che ha per me questo rientro.
si lo so, sono nel rientro verso l’affermazione, sono nella terapia del mio io, sono nella ricerca del mio consenso. non dove non lo trovo, altrove, come molti mi insegnano.
sono nel giusto, e nel doveroso, nel rientrare a milano questa notte. lo so.
è “solo” l’interruzione di una breve vacanza, ma, da questo punto di vista, quella della ricerca del desiderio, e della fatica dell’assegnazione di senso, sono sempre stata in vacanza. e questa interruzione, un concorso durante le mie ferie, ha un valore simbolico. c’è qualcosa che non ce l’abbia?
però io sento un male, sento che mi hanno strappata, che se per una settimana frammento una  dimensione che mi impoverisce tornarci è un soffocamento. come sempre sono divisa, come sempre se devo sostenere una domanda devo rinunciare a una risposta.
lascio la montagna ed entro in autostrada, sono già stanca dopo solo mezz’ora. coda. vicino a bergamo segnalazioni dicono: attenzione fumo in carreggiata. un camioncino va a fuoco, un rogo impressionante, passo vicino e sento un’ondata di calore dentro l’abitacolo dell’auto, anche solo procedendo così distante e così veloce. sono turbata da questo rogo, a lato, nel nulla. sono io, io che sono in guerra, io che torno a milano, al mio dovere, io che mi consolo dei miei insuccessi, io che torno vicino a chi non mi ama, sono io che vado a fuoco.
lo so, nessuno lo capisce quanto mi costi questa notte di non senso.
sbaglio uscita e ci metto mezz’ora in più a tornare a casa. sono quasi le 21, odio guidare con il buio.
cerco distrazioni, scrivo, di creature di neve, poi studio. poi dormo, male, e mi sveglio, presto.
cerco distrazioni, faccio colazione e cerco poesie della merini, e studio ancora.
ma a un certo punto le distrazioni non funzionano più. le distrazioni non fermano il tempo, non lo allungano, solo lo ingannano. vado, e sono agitata, emozionata. ogni prova per me è un incendio, come il camioncino di ieri sera.
fiamme di emozioni batticuore incertezze e dubbi. non avrò mai la pace dei giusti.
com'è andato l'esame? non lo so, certo un vero e proprio esame, mica un colloquio informativo.
prima di entrare penso di andarmene. è un attimo no?
anche ieri sera guidando pensavo che uscire di strada, fuori, o contro un guard rail, andare in fumo, è un attimo.
veramente un attimo.
ho parlato concitata, solo verso la fine ero io. alla fine ero io, al meglio di me, propositiva e interlocutoria.
ma solo dopo.
io dopo. arrivo sempre dopo, in tutto, sempre dopo l’incendio, prima ci si brucia, prima mi ustiono.

10 commenti:

enzo ha detto...

Oh Rossa, fortuna vuole che abbia parlato della Luna, questa meraviglia di sorriso che già a guardarlo dona alla vita un senso.
Capisco le tue difficoltà di rientro,
per atterrare da dieci giorni in Marocco ne ho impiegati quindici.
Quando eri in montagna si respirava un'aria più leggera, ma questo non te lo dico, tanto leggerti è sempre un buon esercizio.
Ti dico ancora: scrivi bello (anche a me è piaciuto, mi diverto anche così)
Ciao, fai ammodino

fabrax ha detto...

tutto a posto?

(pesa) ha detto...

si coglie la fatica estrema di viverlo e la difficoltà nel volerlo scrivere lucidamente.
risalta su tutto il colore dell'incendio: rosso!
rimane bello leggerti :-)
alla prossima

laliebredemarzo ha detto...

Hai un'emotività molto forte. Sei votata alla sofferenza, come me...
Quante ustioni...

Rossa ha detto...

ciao, si va bene, non lo faccio più. troppo personale, troppo pesante. dalla montagna sono appena tornata e mi ha fatto bene. vedrai...

Rossa ha detto...

fabrax, in quel momento mica tanto. ma ora sto bene, tutto a posto. grazie, davvero.

Rossa ha detto...

rosso rosso, tutto rosso da queste parti. va mica bene così...

Rossa ha detto...

dici bene Irene, troppo bene. sarà meglio contenersi qui. nel pubblicare ho sentito che non andava bene, troppo personale.
sei tu? sei bella. di una bellezza tagliente. piano piano ti sei aperta al nostro sguardo.

laliebredemarzo ha detto...

si sono io, ma stra-pentita ho tolto tutto, avevo giurato di non mostrarmi. Ecco fatto, torno a guardare la finestra come in una pittura di Friederich.
Ciao!

Rossa ha detto...

io pero' sono contenta di averti vista. almeno per un po'.