ascolto Marcovaldo, ovvero le stagioni in città, letto da Paolini e mi imbatto in una poesia su "pietre colorate". temi d'autunno.
La rosa bianca
Coglierò per te
l'ultima rosa del giardino,
la rosa bianca che fiorisce
nelle prime nebbie.
Le avide api l'hanno visitata
sino a ieri
ma è ancora così dolce
che fa tremare.
E' un ritratto di te a trent'anni,
un po' smemorata, come tu sarai allora.
Attilio Bertolucci, Fuochi in Novembre
allora penso che l'autunno è una muta psichica, un soprabito che mettiamo sul cuore.
straordinariamente senza corrispondenza al dato reale, c'è chi lo indossa, l'autunno, già al 10 settembre a 25 gradi e chi non lo abita nemmeno al 21 di ottobre, con i brividi che tapezzano il corpo.
mi colpisce la rosa bianca celata dalla nebbia, l'mmagine futura che è gia un ricordo.
penso che la bellezza, come l'autunno che copre di foglie la terra già fredda lungo le vie invisibili del vento, sta dietro le apparenze, ma solo per chi veramente lo sa capire. e sono davvero pochi.
la bellezza resiste al freddo e si protegge, vestendosi si copre ma solo di mistero. ed è quello che fa tremare.
la bellezza è dietro la nebbia, sotto un velo musulmano, nascosta da un vestito di gusto sapiente e da una ruga di vita, dentro un corpo che ha vissuto, celato dalla nebbia e pronto, per chi si avventura oltre, a regalare il suo profumo.
giovedì 21 ottobre 2010
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12 commenti:
io sono poetico come un paracarro...ma l'autunno è uno spettacolo...magari chi vive in città vede solo la nebbia quando percorre la tangenziale...ma io che vedo alberi, boschi e cinghiali...cazzo se è bello.
in montagna per un verso o per l'altro tutte le stagioni sono belle...anche quando mi alzo alle 04.00 del mattino per spalare la neve
ma... ma... ma... qui mi pare si parli di bellezza celata alla vista, sotterranea, profonda.
come esistente a volte solo potenzialmente, ma non rivelata esplicitamente.
da cogliere non con un semplice sguardo bensì con un'attenzione più profonda.
questo mi sembra di leggere anche nella delicata poesia che hai pubblicato.
il concetto di fondo mi suona familiare, mooolto familiare :-)
alla prossima
poi torno anche per il resto, eh? :-)
bello dove sei tu amico K., davvero bello. sei poetico anche tu e lo sai bene caro mio.
io parlavo di bellezza che si cela come la terra sotto le foglie, ma va bene lo stesso. intanto sei qui.
proprio come dici Pesa, proprio così. quest'anno l'autunno mi piace, non penso all'estate finita.
penso al nuovo vestito che porto, a questo abito che mi copre ma mi rende più misteriosa. anche ai miei occhi direi.
ogni stagione cela segreti che non riusciamo più a scorgere
Bello questo post... Ammetto di aver riflettuto molto alle tue parole e di condividere in pieno questa visione dell'autunno e sopratutto questa visione della bellezza.
Poi però quando ho letto "dietro la nebbia" ho pensato ad una stronzata, giusto per non smentirmi mai...
Ovvero ad una scenetta del trio Troisi, Arena, De Caro... Tratta da "La Smorfia".
Quando De Caro (maestro di teatro) chiede a Troisi (allievo da provinare):
"Chi c'è DIETRO Caronte? DIETRO Caronte! Lei saprà chi c'è DIETRO Caronte?"
Il seguito te lo risparmio... Anche perchè c'appizza ben poco con il testo scritto da te.
Ancora complimenti e scusa per la divagazione.
nonsoche, io penso che a saper guardare si scorge, si scorge ancora.
no scusa rospo, adesso mi dici chi c'è dietro Caronte...devo cercarmelo io? chi c'è DIETRO Caronte?
la Smorfia me la ricordo bene, nonostante il tempo passato. ero ragazzina ma quanto mi piacevano. de caro l'ho riscoperto da poco, è un grande attore, lo sento spesso in audiolibro, legge da dio!!
e poi, rospo, divaghiamo invece, quanto vuoi...
buon per te!
ti rimetti addosso il vestito della sintesi...e io non capisco!! buon per te? cosa è buono per me Jules?
(in risposta al tuo commento) non so perchè l'applicazione che uso ha deciso di inserire la mia risposta in questo Thread di commenti
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