ne avete mai sentito parlare?
una primavera. pochi mesi, di socialismo "dal volto umano". conclusosi davanti agli occhi del mondo nel '69 in piazza Venceslao con il sacrificio umano di Jan Palach, immolatosi bruciando vivo, e dopo di lui molti altri, per protestare davanti al mondo della fine della storia, della libertà, della corsa folle della Cecoslovacchia verso il proprio autonomo disegno politico, prima dell'arrivo dei carri armati russi.
C'è una mostra, a Milano, racconta questa storia.
sono le fotografie di Josef Koudelka.
sono una storia e sono storia. ordinaria storia di sopraffazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
Si, anche se la storia non è mai stata il mio forte (colpa al 99% degli insegnanti che ho avuto) ne ho sentito parlare. La primavera di Praga è descritta in una canzone di un cantautore che, avrai ormai capito, amo.
...
ma poi la piazza fermò la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzò gridando ogni suono di voce... [Guccini]
questo testo mi ha portato a cercare di capire cosa era successo in quella città.
Il secondo motivo è che Praga è una città misteriosa, ben descritta in alcune puntate di Dampir, penso uno dei migliori fumetti italiani al momento. Praga, con la sua storia, i suoi misteri, la sua Moldava, il suo ghetto ebraico.
guarda occhi neri che hai saltato un sacco di post. devi leggerli, e commentarli, tutti altrimenti non è valido!!!
potrei sembrarti esigente ma non è vero, sono molto peggio.
dai...
A Praga sono stata, da ragazza, con i miei genitori. era una favola. una magia. uno spazio fuori dal tempo. oggi non saprei. magari ci vai e me lo racconti, visto che capisco da quello che lasci scritto qui, e da quello che leggo là,che sei pieno di interessi letture conoscenze.
unica perplessità:
ascolti qualcun'altro oltre a Gucini?
guarda occhi neri che hai saltato un sacco di post. devi leggerli, e commentarli, tutti altrimenti non è valido!!!
potrei sembrarti esigente ma non è vero, sono molto peggio.
dai...
A Praga sono stata, da ragazza, con i miei genitori. era una favola. una magia. uno spazio fuori dal tempo. oggi non saprei. magari ci vai e me lo racconti, visto che capisco da quello che lasci scritto qui, e da quello che leggo là,che sei pieno di interessi letture conoscenze.
unica perplessità:
ascolti qualcun'altro oltre a Gucini?
Certo, Renato Zero, Articolo 31, Modena City Ramblers, Branduardi, Paolo Conte, 883, De Andrè e un poco di classica e lirica. Poca straniera, a parte qualche cubano, Silvio Rodriguez, Pablo Milanes. E tu?
qui si apre un mondo sai..in quanto a musica sono onnivora. di quelli che citi tu - alcuni nomi mi stupiscono lo devo dire, tu sei un sorcino!!- condivido assolutamente paolo conte e de andrè. articolo 31, non male, 883 si può fare ma solo qualche volta, branduardi molto ascoltato ma tempo fa. sono cresciuta con i cantautori italiani compreso il tuo guccini lolli venditti de gregori branduardi de andrè ma anche genesis e jethro tull e Stairway to Heaven (led zeppelin). miii che canzone.
ora ascolto di tutto, tra gli italiani prediligo ligabue ma la mannoia l'ho molto amata, tra gli stranieri wow, i cranberries, i REM, gli U2, i green day. mi piace anche bublè. si ma non si finisce più e mi dimentico certamente di qualcuno. considera che ascolto tantissimo la radio, anche la conzoni attuali, pop genere moderno, le conosco un po' tutte e poi io adoro ballare..
sorcino... che parola grossa :) Renato Zero mi piace ma non me la sento di vendermi come un fan così sfegatato... vero che è uno dei pochi cantanti a cui ho assistito ad un concerto. Ma sorcino, no... mezzo-sorcio, ecco :)
solo per farti dire che non è vero...dai sorcio no...neanche mezzo...certo che Renato Zero, addirittura in concerto, è dura da accettare. Il triangolo no, è l'unica che mi viene in mente. io il 16 sono a sentire i cranberries a Milano. vieni, ti piaceranno di sicuro. fidati di me.
Posta un commento