bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 16 settembre 2013

di tutti i colori il più forte il più indelebile è il colore del vuoto

Vittorio Sereni.
ovvero sapere cosa sono 
la lucidità, la consapevolezza del male.

Sarà la noia
dei giorni lunghi e torridi
ma oggi la piccola
Laura è fastidiosa proprio.
Smettila – dico – se no...
con repressa ferocia
torcendole piano il braccino.

Non mi fai male non mi fai
male, mi sfida in cantilena
guardandomi da sotto in su
petulante ma già
in punta di lagrime,
non piango nemmeno vedi.

Vedo. Ma è l’angelo
nero dello sterminio
quello che adesso vedo
lucente nelle sue bardature
di morte
e a lui rivolto in estasi
il bambinetto ebreo
invitandolo al gioco
del massacro.


e il nulla, la consapevolezza del vuoto.

Autostrada della Cisa
Tempo dieci anni, nemmeno
prima che rimuoia in me mio padre
(con malagrazia fu calato giù
e un banco di nebbia ci divise per sempre).

Oggi a un chilometro dal passo
una capelluta scarmigliata erinni
agita un cencio già spento, e addio.

Sappi- disse ieri lasciandomi qualcuno-
sappilo che non finisce qui,
di momento in momento credici a quell’altra vita,
di costa in costa aspettala e verrà
come di là dal valico un ritorno d’estate.

Parla così la recidiva speranza, morde
in un’anguria la polpa dell’estate,
vede laggiù quegli alberi perpetuare
ognuno in sé la sua ninfa
e dietro la raggera degli echi e dei miraggi
nella piana assetata il palpito di un lago
fare di Mantova una Tenochititlàn.
Di tunnel in tunnel di abbagliamento in cecità
tendo una mano. Mi ritorna vuota.
Allungo un braccio. Stringo una spalla d’aria.

Ancora non lo sai
-sibila nel frastuono delle volte
la sibilla, quella
che sempre più ha voglia di morire –
non lo sospetti ancora
che di tutti i colori il più forte
il più indelebile
è il colore del vuoto?

(entrambe da: Stella variabile)



e saperlo dire, sapere come dirlo.
la poesia.

3 commenti:

corte sconta ha detto...

alte vette azzurre,abissi scuri e vertiginosi,queste sono le sensazioni che alle volte mi dai..una combinazione davvero affascinante,intrigante.che Psiche sia con te e,vabbè esageriamo,anche Venere e Giunone.ciao da uno che a volte si sente Sisifo.

Rossa ha detto...

ma che bello psiche venere e giunone. c'è tutto!
sisifo? Camus ne ha scritto un saggio...quello dell'operosità afinalistica? tutta la vita a portare su un masso vederlo cadere e ricominciare da capo? ma perchè mai ti senti così?

corte sconta ha detto...

domanda difficile,risposta ancor più!amo la profonda disillusione di Camus ,amo la sua abbagliante visione del mondo,ha la precisione di un laser nel centrare i punti.afinalistica?no,non nel senso stretto della parola,perchè gli sforzi un obiettivo l'hanno,almeno credo.odio il vittimismo,ma sopravvivere nel crepuscolo mentale,e la tua professione lo insegna,è davvero arduo.fine del tedio,notte,a risentirci Rossa.