bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 18 aprile 2013

le città sottili


un messaggio assai gradito 
all'Arte Accessibile mi ha invitato.
c'erano quadri eventi esposizioni
ma le città sottili di Ruiz m'han procurato emozioni
alla fine l'ho comprato
d'arte accessibile si è ben trattato!

va bene, dopo questo ridicolo incipit, volevo solo dire che venerdì sera mi sono portata al palazzo del Sole 24 Ore di milano, bel palazzo e vicino a casa mia, in seguito a un grazioso e inaspettato invito.
sono andata ignara di tutto, solo con una vaga idea: arte, bene, accessibile, in che senso?, Sole 24 Ore, bel posto.
e in effetti è stata una gran bella sorpresa.
bel posto, molto movimento, molti quadri, disegni, fotografie, esposizioni, direi arte in genere, progetti artistici, innovazioni, idee. parlando in giro capisco che l'idea portante dell'evento è quello di dare l'opportunità a giovani e squattrinati ed emergenti artisti di sfruttare, nell'ambito del salone del mobile, uno spazio espositivo altrimenti inaccessibile, e di dare al pubblico la possibilità di incentivare tali progetti innovativi acquistando le opere dei talentuosi artisti, quando tali, a prezzi...accessibili.
girovagando la mia attenzione si è fermata in varie direzioni, ma senza particolari emozioni, ma, a un certo punto, mi sono imbattuta in un angolo con dei disegni, per lo più in bianco e nero, qualche nota di colore giallo o rosso ma solo in sfumatura, riportanti luoghi abitativi ascendenti, ascensionali, fumosi, delle cucine antiche e future, in un paesaggio indistinto e onirico, accompagnati da una presentazione, scritta a mano sul muro, disordinata e storta, che citava Italo Calvino e le sue città Sottili delle sue Città Invisibili.
Zenobia.
so di cosa si tratta, e leggo.

Le città sottili
Zenobia
Ora dirò della città di Zenobia che ha questo di mirabile: benchè posta su terreno asciutto essa sorge su altissime palafitte, e le case sono di bambù e di zinco, con molti ballatoi e balconi, poste a diversa alteza, su trampoli che si scavalcano l'un l'altro, collegate da scale a pioli e marciapiedi pensili, sormontate da belvederi coperti da tettoie a cono, barili di serbatoi d'acqua, girandole marcavento, e ne sporgono carrucole, lenze e gru. Quale bisogno o comandamento o desiderio abbia spinto i fondatori di Zenobia a dare questa forma alla loro città, non si ricorda, e perciò non si può dire se esso sia stato soddisfatto dalla città quale noi oggi la vediamo, cresciuta forse per sovrapposizioni successive dal primo e ormai indecifrabile disegno. Ma quel che è certo è che chi abita Zenobia e gli si chiede di descrivere come lui vedrebbe la vita felice, è sempre una città come Zenobia che egli immagina, con le sue palafitte e le sue scale sospese, una Zenobia forse tutta diversa, sventolante di stendardi e di nastri, ma ricavata sempre combinando elementi di quel primo modello. Detto questo, è inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.

bene, anzi splendido, detto e fatto.
i disegni sono magnetici, l'artista è un giovane cubano, Ramor Ramirez Ruiz, RRR, che ha cominciato a disegnare case che salgono verso il cielo come il fumo delle loro cucine, e spesso ci sono pentole qua e là, in seguito alla crisi energetica cubana. sembrano paesaggi di Dalì, c'è solitudine e isolamento, c'è un'immagine di futuro che ho già visto molte volte con mia grande fascinazione, un futuro fatto delle macerie del passato, un futuro fatto di antichi monumenti,  di ciminiere e torri e muri disfatti, fatto della memoria dell'uomo, un uomo che non ha fatto sopravvivere niente a se stesso, se non la propria memoria.
mi piace e mi piace il riferimento a Calvino.
non ho trovato niente di niente sul web, a parte la foto, che non rende giustizia, del quadro che ho comprato,  e qualcosa che però non rende l'idea della bella idea espressiva di questo artista.



Nessun commento: