bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

sabato 20 ottobre 2012

sul mio cuore

è da almeno dieci giorni che la sento.
prima era davanti all'entrata del palazzo, poi si è spostata proprio davanti alla mia di casa.
è inusuale, siamo in città ed è ormai ottobre inoltrato.
anche se la giornata di oggi potrebbe far pensare a metà settembre.
sarà per questo.
il caldo la confonde.
di giorno non la si sente ma come cala il buio, ormai tra le 17 e le 18, comincia.
si capiva che friniva ma ho pensato fosse impossibile. ho detto...che suono è?
è un uccellino? ma come canta?
tutte le sere la sento, tutte.
chiudo le tapparelle e lei è lì.
mi dice buonanotte, dormi bene.
le finestre chiuse attutiscono il suono, ma è sempre lì, così potente così unico, così particolare, il suo richiamo.
singolo, unico, non in coro. un assolo serale. poi notturno.
sono incantata perchè sono convinta questo sia un incantesimo, stralunata la saluto e mi chiedo dove sia.
questa mattina, una giornata splendida, apro la finestra grande della cucina, la splalanco con forza e...
qualcosa mi salta addosso.
è enorme, mi salta sul petto, sul cuore propriamente.
è così improvviso inaspettato e così grosso lo spavento e pure le dimensioni che urlo dalla paura.
come solo una donna cretina sa urlare per le cazzate.
per le cose da niente.
urlo così. da deficiente.
mi scrollo veloce di dosso qualcosa, cade a terra.
sono spaventata, l'ho uccisa?
ma è proprio lei? allora è lei? mi dicono: sei scema?
si.
la chiamo da giorni, la ascolto e la interrogo, le chiedo dove sei, fatti vedere...
e lei è venuta, da me, sul mio cuore, rispondendo al mio richiamo.
sono una cretina, è venuta e mi sono spaventata, e lei anche.
ho avuto paura di averla uccisa.
è tornata, aiutata, sul davanzale, è uscita, ne ne è andata.
non tornerà mai più, spero almeno torni a cantare, anche per me nonostante tutto, tutte le sere.
ma l'ho spaventata a morte, proprio io che l'aspettavo.
il desiderio, alla fine ,fa sempre un po' paura.

cicala di ottobre a Milano.

by madness616 on deviant art.

4 commenti:

enzo ha detto...

Una bella storia, fortunatamente a lieto fine.
Anche se non tornerà più ti ha lasciato un'emozione forte, una amicizia indelebile.
Sono incantesimi che solo chi ascolta (o guarda, o magari annusa, insomma usa i sensi anche per il "fuori" e non solo per il "dentro") riesce a percepire, è la magia dell'Universo di cui noipensiamo di sapere tutto e non sappiamo quasi nulla.
Buongiorno Rossa!

Rossa ha detto...

Buonasera Enzo!
ma è finita male, non solo se ne è andata, non ha più cantato. fine. mi ha lasciata definitivamente.
colpa mia. della mia terrifica accoglienza.
chissà dov'è adesso.
sabato sera ero in attesa, ma ho capito subito che non c'era più.
io di queste cose non so niente, sono ignorante, non conosco la natura, forse per questo mi spavento.

enzo ha detto...

Se è sopravvissuta alla tua improvvida e improvvisa reazione, la storia è a lieto fine.
Lei ti ha regalato il bello, sarà andata a regalarlo a qualche altra anima gentile (ogni tanto in giro se ne trovano ancora).

Ligera ha detto...

lella costa e' una povera cretina, che vive in un mondo da favola dove i buoni e bravi immigrati clandestini e i rom sono gli unici che si alzano in metropolitana per far posto ai poveri vecchietti. Peccato che lei, la comunista-buffona al caviale, la metropolitana non la prende mai, altrimenti vedrebbe esattamente il contrario.

Vai a farti un giro in metropolitana sul serio invece di prendere sempre il taxi, lella costa di sta ceppa.