martedì 28 luglio 2009
il tempo per leggere si ruba agli obblighi della vita, come il tempo per amare
Sì, ma a quale dei miei impegni rubare quest’ora di lettura quotidiana? Agli amici? Alla tivù? Agli spostamenti? Alle serate in famiglia? Ai compiti?
Dove trovare il tempo per leggere?
Grave problema.
Che non esiste.
Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. Poiché, a ben vedere, nessuno ha mai tempo per leggere. Né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. La vita è un perenne ostacolo alla lettura.
“Leggere? Vorrei tanto, ma il lavoro, i bambini, la casa, non ho più tempo…”
“Come la invidio, lei, che ha tempo per leggere!”
E perché questa donna, che lavora, fa la spesa, si occupa dei bambini, guida la macchina, ama tre uomini, frequenta il dentista, trasloca la settimana prossima, trova tempo per leggere e quel casto scapolo che vive di rendita, no?
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.
Rubato a cosa?
Diciamo, al dovere di vivere.
È forse questa la ragione per cui la metropolitana – assennato simbolo del suddetto dovere – finisce per essere la più grande biblioteca del mondo.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi ci si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare?
Non ho mai avuto tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva.
La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere.
La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leggere (tempo che nessuno, d’altronde, mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore.
Da: Daniel Pennac, Come un romanzo (tit. originale Comme un roman), Feltrinelli, Milano 1993
Da quanto tempo non leggo un libro di Pennac. l'ultimo romanzo così deludente, Ecco la storia, confronto ad altri libri davvero folgoranti, e senza dubbio "Come un romanzo" è tra questi.
Non so bene dove voglio arrivare ma leggendo poesie e selezionando quelle che mi piacciono di più ho pensato alla magia della lettura e mi è venuto in mente questo passo di quel libro che ci ricorda che leggere equivale all'amare nell'incomprabile possibilità che entrambe le dimensioni ci concedono di dilatare il tempo oltre il reale, ampliare le nostre vite oltre il confine del mondo noto, immaginare la conoscenza oltre la nostra esperienza.
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2 commenti:
Mi è rimasto impresso lo stesso passo del libro, sono d'accordissimo con te e Pannac ;)
Bel blog, comunque, mi piace leggere i tuoi pensieri!
Un bacio, Cla.
come sei finita nel luglio 2009?
ti ringrazio per il commento e tanta confidenza, cara Cla.
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