bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 9 ottobre 2017

Nietzsche, Rilke, Lou Salomé. Il dicibile e l'indicibile

la mostra è notevole, più negli intenti che nella riuscita, ma le foto e le citazioni sono davvero pregevoli e si respira un'aria intima e sentimentale in un contesto culturale e sociale di inizio secolo davvero emozionante.
Nietzsche, Rilke, Lou Salomé. Il dicibile e l'indicibile, La fabbrica del Vapore, Milano.
parliamo di Rilke, di Lou Salomé e di Nietzsche. ma anche, in parte, di Freud.
le loro vite si intrecciano, i due uomini la amano, come molti ma molti altri in quegli anni, lei si concede al primo ma non al secondo, folgorato quando la incontra nella Basilica di San Pietro, in presenza di Paul Ree. una donna e molti uomini e che uomini. certo essere amate da Rilke con le cosine che dice e che scrive, non deve essere stato male. 
il problema della mostra è che straripa di documenti relativi a Rilke e Nietzsche ma ne mostra pochissimi relativi a Lou Salomé che si delinea solo di riflesso. la mostra però ha avuto un bellissimo corollario di incontri, dibattiti e conferenze, ne ho seguiti alcuni e Lou Salomè mi è apparsa più chiara, il suo profilo più definito.
per molto tempo lei è stata definita in base alle sue relazioni, l'amante e grande madre di Rilke, la musa di Nietzsche, l'amica di Paul Ree, l'allieva di Freud, ma la sua vita è stata indirizzata fortemente all'autorealizzazione, anche con comportamenti anomali e fuori dai solchi, dotata di un egoismo animale secondo Cesare Musatti, aveva "lo sguardo dell'aquila e il coraggio del leone" diceva Nietzsche: se ci sia riuscita, e se questo davvero conta, lo sapeva solo lei.
quel che mi è piaciuto della mostra e degli incontri che ho seguito è stata la connotazione privata delle relazioni parlando di personaggi che si sono spesi per l'arte, la filosofia, la psicoanalisi. hanno vissuto insieme, si sono scambiati lettere, sguardi, riconoscimenti hanno avuto incontri, separazioni, devozioni, lacrime e dolori.
quando l’amore con Rilke finì, dopo quattro anni di relazione, lei gli scrisse:

Vai incontro al tuo dio oscuro. Egli potrà per te quello che io non posso più: egli ti può consacrare al sole ed alla maturità. (Lou Salomè)


Fosti la più materna delle donne. Fosti un amico come lo sono gli uomini. Una donna, sotto il mio sguardo. E ancora più spesso una bambina. Fosti la più grande tenerezza che ho potuto incontrare. L’elemento più duro contro il quale ho lottato. Fosti il sublime che mi ha benedetto. E diventasti l’abisso che mi ha inghiottito. (Rainer Maria Rilke)



L’anima mia, con la sua lingua ingorda, tutte le cose buone e cattive ha già gustato, in basso si è immersa in ogni profondità. Ma sempre, come il sughero, sempre essa nuota di nuovo all’insù, volteggia giocando, come olio su bruni mari: a causa di quest’anima mi si chiama il beato.
(Friedrich Nietzsche)

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