bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

martedì 28 marzo 2017

attraverso lo specchio

giornate primaverili dei FAI.
vado a palazzo Crivelli, indubbiamente una scoperta, soprattutto il giardino delle meraviglie.
vado al Piccolo Teatro Strehler e al Teatro Studio Melato.
mi portano dentro fuori, in sartoria, sopra e poi sotto, ma, soprattutto dietro.
adesso qualcuno mi spiegherà perchè appena entro nelle quinte, appena alzo gli occhi ai grandi pannelli, alla graticcia, struttura in metallo che sovrasta la torre scenica, appena vedo i tiri e gli strumenti di scena, palcoscenico, elevatori,  qualcuno mi deve dire perchè mi metto a piangere.
io delle ipotesi le ho, e forse fondate. dietro le quinte ci andavo con mio padre, che andava a salutare Ferruccio (Soleri) o Lella (Costa), e altri possibilmente, facendosene con me gran vanto, e se ne vedono i risultati. Strehler lo aveva conosciuto, sempre tramite Ferruccio (Soleri) e la di lui allora moglie (Anna Maria Prina) ex direttrice della scuola di ballo della Scala. di tutto sto bel mondo, a me importava ben poco, allora, ma entrare nei camerini, passando dal palcoscenico, era uno sballo.
era come passare attraverso lo specchio.
questo è il fatto.
attraverso lo specchio, e il mondo che Alice vi trovò.
e mi ci sono ritrovata, domenica, catapultata nei sogni a rovescio, il mistero che si disvela.
forse semplicemente sono passata attraverso lo specchio di tanta tantissima parte della mia vita, il teatro, il cinema, il mondo della finzione, che finzione non è.


2 commenti:

corte sconta ha detto...

molto bello....

Rossa ha detto...

grazie...