bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 30 marzo 2017

love, l'amore secondo l'arte contemporanea


Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Ragnar Kjartansson, Yayoi Kusama, Mark Manders, Ursula Mayer, Tracey Moffatt, Marc Quinn, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy Warhol, Tom Wesselmann.


un sentimento, direi, sopravvalutato.
l'amore non basta, e pure l'ho scritto, sulla parete che raccoglie le impressioni del pubblico, tutte uguali.
non basta, ci vuole molto altro, per far funzionare il mondo, i rapporti, le coppie, i figli.
quante volte si invoca l'amore, e si finisce con l'acido sulla faccia o bruciate vive sul ciglio di una strada.
si amavano, oh quanto si amavano.
non basta amare un figlio per farne una brava persona, anzi, spesso, ammalate di un amore senza limite, le madri, in buona compagnia dei padri, fanno devastazioni dei propri figli. ma li amano tanto, anche con le spranghe in mano, anche depravati, anche sbranati da patologie mentali che da quel tanto troppo amore traggono linfa.
non basta l'amore, non basta nemmeno il desiderio. 
questa mostra, LOVE, che pare abbia avuto un successo incredibile soprattutto tra il pubblico adolescenziale, è una simpatica, e cara date le sole 5 sale che lo compongono ma che costano 13 euro, raccolta di raffigurazioni moderne e post moderne in tema di amore.
qualcuno si è procurato di sottolineare che dietro l'amore si può celare ben altro, tra narcisismo e perversione, qualcuno invece ci crede ciecamente.
è sorprendente il Coração Independente Vermelho di Joana Vasconcelos, un gigantesco cuore fatto di posate di plastica rosse che canta, con la voce di Amalia Rodriguez, l’incanto del fado.
ma l'installazione più bella e divertente è quella di Tracey Moffat: un video di 20 minuti che raccoglie spezzoni di film holliwoodiani e che ripercorre le varie fasi di una storia d'amore. si comincia con le dichiarazioni, si passa ai litigi, si arriva agli schiaffi delle donne offese, si passa alla rabbia degli uomini, si giunge alle botte degli uomini e si finisce con i fucili imbracciati dalle signore. 
e sparano. 
altrochè se sparano.
encomiabile, divertente: le botte femminili fanno ridere, quelle maschili proprio per niente, gli spari sono un sollievo.
https://youtu.be/-qwYEe9KqnI

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