bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 12 giugno 2014

oscuramente forte è la vita

Al padre

Dove sull’acque viola
era Messina, tra fili spezzati
e macerie tu vai lungo binari
e scambi col tuo berretto di gallo
isolano. Il terremoto ribolle
da due giorni, è dicembre d’uragani
e mare avvelenato. Le nostre notti cadono
nei carri merci e noi bestiame infantile
contiamo sogni polverosi con i morti
sfondati dai ferri, mordendo mandorle
e mele dissecate a ghirlanda. La scienza
del dolore mise verità e lame
nei giochi dei bassopiani di malaria
gialla e terzana gonfia di fango.

La tua pazienza
triste, delicata, ci rubò la paura,
fu lezione di giorni uniti alla morte
tradita, al vilipendio dei ladroni
presi fra i rottami e giustiziati al buio
dalla fucileria degli sbarchi, un conto
di numeri bassi che tornava esatto
concentrico, un bilancio di vita futura.

Il tuo berretto di sole andava su e giù
nel poco spazio che sempre ti hanno dato.
Anche a me misurarono ogni cosa,
e ho portato il tuo nome
un po’ più in là dell’odio e dell’invidia.
Quel rosso del tuo capo era una mitria,
una corona con le ali d’aquila.
E ora nell’aquila dei tuoi novant’anni
ho voluto parlare con te, coi tuoi segnali
di partenza colorati dalla lanterna
notturna, e qui da una ruota
imperfetta del mondo,
su una piena di muri serrati,
lontano dai gelsomini d’Arabia
dove ancora tu sei, per dirti
ciò che non potevo un tempo - difficile affinità
di pensieri - per dirti, e non ci ascoltano solo
cicale del biviere, agavi lentischi,
come il campiere dice al suo padrone:
"Baciamu li mani". Questo, non altro.
Oscuramente forte è la vita.

Salvatore Quasimodo

a un padre, a quello che ha fatto per suo figlio. per amore, un amore giusto, non un troppo amore, un amore che sa tramandare il desiderio e non chiede mai nulla in cambio. un amore che sa tollerare il dolore.
l'amore di un padre per il figlio.

6 commenti:

corte sconta ha detto...

che dolcezza..è commovente questa poesia di Quasimodo,lessi qualcosa di Neruda tempo fa,sensazioni identiche.ciao papillon rouge.

corte sconta ha detto...

che dolcezza..è commovente questa poesia di Quasimodo,lessi qualcosa di Neruda tempo fa,sensazioni identiche.ciao papillon rouge.

lupo ha detto...

buonasera bellissima. Il tuo è un blog di nicchia, fantastico e delicato. Grazie di esserci

Rossa ha detto...

che poesia porca miseria, che potenza oscura, appunto. l'hai letta subito!! ciao linx.

Rossa ha detto...

dai lupo mi fai arrossire...grazie.
è la poesia che fa questo effetto a tutti..

Rossa ha detto...

dai lupo mi fai arrossire...grazie.
è la poesia che fa questo effetto a tutti..