bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 4 maggio 2014

I ricordi, queste ombre troppo lunghe

Il passato

I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapito!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
Vincenzo Cardarelli


ripenso di continuo alla salita che portava al tennis.
penso a quante erano le svolte, le conto, le risalgo, quante salite a destra quante a sinistra, ripenso al fiatone in cima, ai minuti necessari perchè passasse, quanti? 5 forse, il tempo di prendere la racchetta ed entrare in campo.
ripenso a quante volte su è giù, oh no l'ho dimenticato in casa, va bene, vado e torno, ma la prossima volta ci vai tu. ma non mi dispiaceva affatto.
ripenso ai tornei, a quella sensazione di sentirmi estranea in casa mia, in villa mia, erano tutti amici di mio fratello, e io ero piccola, e io ero fuori, e io ero scema. ero stupida. stavo zitta, mi vergognavo, non avevo nulla di dire. ero ancora senza vita.
ripenso al sole che batteva sulla testa, ripenso a quante volte, scendendo, l'ho fatta fuori dal tracciato, scivolando sui pendii, a terrazze, raccogliendo le mele piccole degli alberi, a volte le pere, ma quelle erano sempre dure, le mele aspre ma deliziose.
finivo nell'orto, ci passavo e ripassavo, parlavo da sola.
scendevo e scivolavo, sicuramente sognavo.

ora non più.

2 commenti:

monteamaro ha detto...

Poesia bella, e belli i ricordi; ma sono i tuoi?
E quel "ora non più", staccato dal tutto, vale come un finale di un buon libro.
Ciao Rossa, sempre in gamba...

Rossa ha detto...

i ricordi sono miei, si, di quando, anni e anni fa, avevo una villa in campagna, il posto più bello del mondo, che ormai, da anni, non ho più.
come vedi mi piace il "più" finale!!
ciao e grazie.