bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 20 febbraio 2014

a terra

vado al lavoro, CPS di Sesto San Giovanni, passo da Piazza Caneva.
prima di svoltare a destra e proseguire vedo una persona, una donna, a terra.
è sulla strada davanti ad alcune auto parcheggiate a spina di pesce.
è improbabile tirarla sotto ma è in una posizione più che visibile e comunque pericolosa.
soprattutto è a terra, accasciata, mezza nuda, sull'asfalto e ha gli occhi aperti spalancati.
penso: potrebbe anche essere morta.
nessuno si ferma.
io mi fermo.
accosto e corro.
è viva, si muove, biascica qualcosa.
puzza di alcool, ha bevuto, viene da una notte di terrore.
è certamente sudamericana, gli stivali in mano, gambe nude scoperte, ai piedi dei calzini neri di nylon.
una borsa vicino a lei, abbandonata.
trucco pesante ormai sfatto.
mi chino su di lei, piegandomi sulle gambe, le parlo, la tranquillizzo, la tocco, le chiedo come si chiama, le ingiungo di non muoversi. ma non mi risponde.
qualcuno si è fermato insieme a me, un motociclista, chiama il 118.
aspettiamo l'ambulanza.
piange, dice che vuole morire ma è molto confusa. della bava le cola dalla bocca. ripete parole che non capisco, in spagnolo credo, o forse in un italiano incomprensibile.
è calda, il cuore accelerato ma regolare, respira male.
le chiedo di respirare meglio, più profondamente ma non mi sente.
le chiedo di guardarmi, mi guarda e poi si agita, comincia a tremare violentemente.
corro in macchina, prendo la coperta che uso a yoga, le copro le gambe fredde e chiaramente cianotiche.
sono minuti lunghi, in cui trema e respira male. la tocco le mani il collo le gambe, ma sembra non vedermi.
la gente intorno si ferma, ma poco, qualcuno è curioso, più che altro.
dalla sua borsa prendo qualcosa che sporge, sono dei leggins leopardati, li piego e li infilo sotto la sua testa appoggiata sull'asfalto lurido e puzzolente. dalla borsa emerge una parrucca.
è la vita di questa gente perduta, prostituzione, travestitismo, alcool, droghe, consumo di corpi, violenza, abbandono. spazzatura.
mi chiedo: da quanto tempo è qui? da tutta la notte? non sarebbe possibile, qualcuno si sarebbe fermato.
glielo chiedo ma non mi risponde.
mi chiedo: quanta gente è passata senza fermarsi? qui il traffico è pazzesco, ora sono le 8.00, ma da almeno un'ora e mezza qui la gente passa, a piedi e in macchina.
è calda ma le gambe sono gelate, non è qui da 5 minuti.
il motociclista non si sposta, gli vedo solo le gambe e i guanti, non si abbassa, non chiede nulla, lascia fare a me. ci sono anche, da poco, le gambe di una donna, anche lei ferma immobile, in piedi. non li vedo in volto.
arriva l'ambulanza, mi dicono grazie, ora facciamo noi. spiego loro che sono un medico e, sommariamente, le condizioni della signora. ma non mi ascoltano, non mi danno retta, lavorano e basta. è un soggetto da prelevare, e consegnare. bisogna ripulire la strada.
mi riprendo la coperta e vedo che la montano sulla lettiga e in ambulanza, le dico che è tutto passato ora andrà in ospedale.
mi alzo, ho il cappotto fradicio e sporco, piegandomi si è inzuppato sull'orlo di questa pioggia di merda di questa città di merda di questo mondo di merda.

12 commenti:

corte sconta ha detto...

disumanizzazione,coscienze inerti a dir poco,degradazione massiva;questo viene da pensare dei nostri tempi.ma,cara Rossa,esistono persone, che come te,innalzano il livello umano.io queste anime le vedo come piccole/grandi gemme,non necessariamente pure,che tentano di tenere la testa fuori dalla melma in cui ci imbattiamo quotidianamente.sono poche?non importa.sono in un certo senso dei fari,prima che anime generose o mosse da filantropia.molto utile il tuo post..grazie.

Rossa ha detto...

mah, corte sconta, non mi sento come dici.
penso di essere solo una persona normale. NORMALE. faccio quello che chiunque dovrebbe fare solo per senso civico. mi facilita il mestiere che faccio, questo sicuramente, vedo che anche le persone che si sono fermate erano immobili. la gente non parla non tocca un relitto per strada. però almeno si ferma e chiama il 118. almeno questo si. forse mi vergogno anche un po' per aver scritto queste cose, non voglio sembrare buona, non lo sono sempre, non mi piace chi fa beneficenza e lo scrive da tutte le parti. però vabbè, l'ho scritto lo stesso.


monteamaro ha detto...

Ciao Rossa, una delle più belle poesie di Salvatore Quasimodo (Ed è subito sera...) ha questi versi: "Ognuno sta solo sul cuor della terra..." Ecco a ben pensarci, in alcuni momenti siamo veramente soli. Si abbiamo amici, parenti, conoscenti e colleghi, eppure... nei momenti in cui si è segnati dagli eventi della vita, spesso siamo soli, magari per scelta ma soli. Ho già detto mi sembra, che il Villaggio Globale mi ha deluso, e chissà forse il Villaggio Tribale rottamato senza rimpianti, aveva un proprio senso. Il mondo che abbiamo è quello che è cara Rossa, a noi però è data la possibilità di un gesto come il tuo, perché poi quello che conta in relazione agli altri, è ciò che siamo noi.
Buon fine settimana.

corte sconta ha detto...

imbarazzo?? no,no,azioni così "normali" vanno comunicate.ripeto:sono utili.

Rossa ha detto...

ciao Monteamaro.
ciò che siamo noi...non lo so, quel giorno ho fatto una scelta, magari non saprò ripeterla in un'altra occasione, sotto un'altra forma.
anche se l'unico Altro che non mi spaventa è l'Altro che non conosco. discorso difficile...non importa...lascia stare.
Villaggio globale, non so cosa dire, non so bene cosa tu intenda... conta una scelta condivisa, ma, dal mio punto di vista, non istituzionalizzata, altrimenti diventa paradigma.
risposta confusa.
a presto
Rossa

Rossa ha detto...

va bene, è utile.
grazie!!

Anonimo ha detto...

Ti vedo nel tuo piegarti ed aiutare. E' come se ti riconoscessi, come se, dopo tanto tempo, mi ricordassi della tua figura che impegna lo spazio. Anche se in un'occasione così amara.
Certo certo, tutti cattivi quelli lì fuori, sai che novità. Ma prendete mai la metropolitana?
Ma sono d'accordo che per fortuna ci sono persone che invece sono diverse, quelle persone che ancora non considerano gli altri come dei dettagli che occupano fastidiosamente l'insieme circostante.
Non stupirti nemmeno degli infermieri del 118, sai quanti medici considerano i pazienti dei numeri? E non fanno nulla per nasconderlo, per nascondertelo...
E' un virus diffuso, speriamo di esserne immuni.
Brava Rossa un altro badge verso la consacrazione a SuperRossa, ho già un'idea per il mantello, so che ti piacerà.

Rossa ha detto...

si, ti ringrazio, ma sento dell'ironia, o meglio, del sarcasmo.
niente super rossa, in altre cose sono meschina, come tutti.
non volevo, o forse si, farmi un monumento.
non so chi sei, sembri conoscermi tu, magari firmati la prossima volta.
(un altro badge??)

Anonimo ha detto...

Non c'è sarcasmo né ironia Rossa. Nemmeno un pò

Rossa ha detto...

no?? la mantellina non è sarcastica? ah si adesso ho capito, riconosco lo stile, di negazione, e anche di quel "prendete mai la metropolitana", quel voi contrapposto all'io.
l'ho già visto da qualche parte.
grazie del commento.
Rossa.

Derappher ha detto...

Senso civico,compassione, ma anche sentirsi utili nel portare conforto a qualche povero cristo.
L'egoismo è comodo, ma sentirsi inutili è bruttissimo.

Rossa ha detto...

ciao Deraappher, che nome difficile che hai!! grazie del commento, quanti ne ho ricevuti e quanti hanno letto anche senza dire nulla.
evidentemente colpisce, anche la questione che sollevi tu, la comodità dell'egoismo e,dall'altra parte, la solitudine dell'inutilità.
a presto
Rossa