bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

mercoledì 13 luglio 2011

rimini

“Pensare a Rimini. Rimini: una parola fatta di aste, di soldatini in fila. Non riesco a oggettivare. Rimini è un pastrocchio, confuso, pauroso, tenero, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare. Lì la nostalgia si fa più limpida, specie il mare d’inverno, le creste bianche, il gran vento, come l’ho vista la prima volta”.
Federico Fellini










Marco Pesaresi è morto nel 2001, ed era nato a Rimini, nel 1964.
le sue foto, allo spazio forma di Milano, sono strepitose.
colgono lo spirito, tengono fisso lo sguardo.
e intrappolano il cuore.
le trovo autentiche, nostalgiche, toccanti.
mi piacciono da matti. sono appena stata da quelle parti, ho provato a fare foto, poi ho visto queste, così sapienti e sentimentali, e ho buttato tutto nel cestino.

«Ho deciso di fare il fotografo... non lo so neanche io perché: perché mi sono trovato la fotografia addosso. Tendo a fare le foto per necessità interiore. Comunque alla base di tutto c'è il sentimento. Ci sono delle immmagini che mi interessano di più perché sono formate da segni e da simboli vicini alla mia storia di uomo, alla mia cultura. E allora cerco di rappresentarle con più energia, con più interesse: mi identifico con quello che faccio.
I miei occhi, la mia persona sono eccitati dalla sinuosità, dalla dolcezza e dal vissuto. Nell'istantanea ci sono queste condizioni, sono attimi di percezione che implicano queste condizioni che convergono. E tu le fermi.
...
La Minox è una macchina straordinaria, che ti permette di non disturbare le persone, di essere discreto, leggero, agile, furtivo, libero. Una grande macchina, grande. E soprattutto non sei fotografo. E questa è la cosa più straordinaria.
La mia fotografia prende corpo - nasce - da tradizioni contadine, di campagna; e si sviluppa nella poesia del mare d'inverno; accompagnandosi a immagini di libertà, di emancipazione, di trasgressione nella notte. Però, comunque, nasce dalla campagna.
Io amo questa terra, la amo con tutto il cuore. Ne amo i luoghi, mi piacciono i luoghi. E poi mi piace tantissimo - questa terra - perché muta in continuazione. Nulla è mai uguale all'anno precedente, tutto è in evoluzione continua.
Più soffro e più mi affanno nella ricerca della poesia. Più sento che dentro di me vivo situazioni di disturbo, difficili - cose che purtroppo nella mia vita continuamente incontro - più il mio sguardo si addolcisce. E più cerca la serenità l'armonia delle immagini. E qualche volta le trova.»
Marco Pesaresi

2 commenti:

Titaniumx7 ha detto...

Non sono il mio genere, anche se alcune mi attirano altre mi ricordano il circo, i luna park ed io li detesto.
E' la stessa idea che mi sono fatto (erronamente) di Fellini vedendo un solo suo film di cui adesso ignoro il titolo.
Per le foto, non basta andare in un posto, lo devi conoscere, vivere e solo così riesci a catturarne l'essenza.

Rossa ha detto...

dai ce n'è una che è ambientata nel luna park -ma come, e allora le mie??- le altre sono proprio ambientate sulla spiaggia d'inverno. questa tua idiosincrasia è particolare. cosa non ti va nel circo o in un luna park? addirittura da deterstarli?
hai ragione comunque, queste foto nascono da una vita, per questo sono così belle, così evocative.