lunedì 18 gennaio 2010
il genio in una risata
qui la questione è che ho riso. ma riso. riso parecchio.
potrei quasi dire, se non temessi di esagerare, che sono stata felice per un'ora e mezza.
al di là del fatto che lo spettacolo era confezionato bene e che gli attori circensi acrobati domatori clown erano tutti, tutti e cinque, eccelsi, lo spettacolo aveva una qualità rara e che, oltre al riso che mi ha prodotto senza soluzione di continuità, mi ha appunto reso felice.
era uno spettacolo semplice, basato su una storia semplice, che utilizzava materiale semplice ma semplicemente irresistibile.
nessuna soluzione arificiosa, nessuna forzatura, nessun eccesso, nè di forma nè di linguaggio nè di spettacolarizzazione.
un elefante è scappato dal circo, arriva una nuova acrobata di eccezionale bravura, c'è un clown che fa ridere semplicemente alzando un piede, c'è un'equilibrista di rara simpatia, un giocoliere di un'agilità impressionante e un direttore domatore che dirige il gioco.
tutto qui. miscelato composto diretto e maestralmente irresistibile.
se non fosse che è finito ieri, qui a milano, vi direi di andare a comprare il biglietto ADESSO.
Cirk, Il circo a teatro. storia di un piccolo circo raccontata da una compagnia di attori e artisti circensi di diversa nazionalità (Italia, Belgio e Svizzera), diretti dal regista olandese Ted Keijser sotto l’egida di Pantakin, tra le realtà più interessanti nell’ambito del Nouveau Cirque.
c'è speranza di una forma di spettacolo che vive di se stesso e della gioia vitale che porta dentro di sè, e che genuinamente comunica, e non della svendita oscena e miserabile delle emozioni.
http://www.youtube.com/watch?v=qGrJHxLVrsM
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8 commenti:
Mi sarebbe piaciuto vederlo... peccato. Noto che hai cambiato la frase di apertura mettendo il segreto della Volpe. Quanti bei ricordi su quel libro.
ciao!! dove sei finito?
lo spettacolo era bello bellissimo magari torna qui a Milano, ma ho visto che e' anche nei dintorni di Milano...prova a dare un'occhiata.
la frase, giuro, non l'ho cambiata. e' sempre la stessa da che ho aperto il blog. stesso segreto. stessa magia. stesso libro pieno di ricordi.
dolcissimo post, ogni tanto anche io torno bambina e rido delle cose belle e semplici .
beh ma grazie Rita.
vengo a trovarti al più presto sul tuo blog e sbircio tra le tue gioie da bambina.
Rossa
Giorni un po troppo lavorativi... mi tolgono il tempo al sano divertimento bloggatorio.
Ho cercato lo spettacolo in altri teatri in zona ma non l'ho trovato. presumo si siano spostati per cercare un nuovo pubblico. Comunque, intanto che lo cercavo, ho visto parecchi spettacoli interessanti... anche uno di Giobbe Covatta che non mi voglio perdere :)
sab 6 Cologna Veneta (Vr)
mer 24 Valdagno (Vr)
ven 26 Adria (Ro)
non comodissimo in effetti, ma Giobbe Covatta no dai, in confronto poi...è solo una breve trasferta, Verona non è poi così lontana!
lavoro lavoro, ma quale lavoro? dai su, non si può scherzare? beh torna a questo lavoro, qui è pieno di risposte, una al bar l'altra all'edicola.
A me Giobbe covatta piace :) dai tempi di quando faceva "telemeno" sulle reti locali. Il suo libro "Parola di Giobbe" mi ha molto divertito. Inoltre è anche molto impegnato nel sociale.
Lavoro, lavoro... a volte toglie tutto il tempo, manco se fossi un docente di università sarei così impegnato.
si e' impegnato e' vero, ma non mi fa ridere sto granche.
sul lavoro forse non hai colto la mia sagacissima battuta del commento precedente...ci riprovo: manco fossi un professore di fisica o di fisico? evvai ancora. tu sei ironico e spiritoso vero?
saro' seria e ti dico seriosa che il tempo toglie tutto il tempo che seriamente vogliamo che ci tolga.
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