bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 21 ottobre 2019

la meglio gioventù



onore al merito
si potrebbe dire
oppure anche
pudore del merito
o
che ne so
lode al demerito
oppure
anche meglio
sopprimiamo il merito

il corriere ancora mi invita a prendere nota dei gioiosi volti e delle straordinarie esorbitanti medie scolastiche di questi 26 giovani eroi che verrano premiati, come se già non lo fossero abbastanza, pure dal nostro amato presidente della repubblica.
mi immagino, come è accaduto a volte al festival di Sanremo, di irrompere nel bel mezzo della cerimonia e di guastare la festa con un atto di plateale protesta, i cerimonieri e le guardie del corpo che mi portano via, mi trascinano, mentre urlo indignata che queste boiate false e melense non restituiscono all'Italia una scuola che possa dirsi decente.
gli abbandoni scolastici sono in aumento, migliaia di giovani non raggiungono la maturità e sono per lo più parcheggiati davanti alle play station e strafatti di cannabis, nagari legalizzata, oppure schiantati di alcol nelle stragi del sabato sera.
la miopia italiana rispetto all'istruzione, con ministri che fanno vomitare per incompetenza, tutti, non ne salvo nessuno, con continue modifiche degli statuti, delle prove di maturità, delle alternanze scuole lavoro (imbecillità planetaria) già cadute in disuso, con soldi stanziati per riforme inutili e perfino dannose, con cerimonie demenziali come la sopradescritta, la miopia dicevo, o meglio la cecità, sarà motivo della nostra decadenza nella storia del mondo.
io sono l'esempio di un curriculum scolastico ineccepibile, di lodi in ogni angolo della mia vita,  in ogni tasca, eppure non ho combinato niente nella vita.
queste medie matematiche esibite come medaglie non sono altro che risposte interiori ossessive a una compiacenza genitoriale, a un padrone che ci obbliga all'osservanza rigidissima della regola, non significano nulla fino alla prova dei fatti, quella della vita.
la media del 9.8 non significa desiderio, non significa nulla se non che ancora non si è capito ciò che si vuole. se tutto piace, se tutto è eccellenza nulla lo è davvero. non c'è scelta nel 10 e lode in ogni materia, ed è invece la scelta ciò che consente l'emergenza del desiderio e la volontà di abitarla.
ma niente, non c'è verso, siamo ancora lì a dare medaglie al trionfo della patologia ossessivo compulsiva totalmente ciechi alla necessità invece di allargare lo sguardo (chi , quale docente, quale dirigente lo potrà mai capire?) a chi non ce la fa. non ce la fa e magari semplicemente non ha ricevuto quella mano che poteva permettergli di alzarsi da sotto il banco e individuare la propria, perchè ognuno ce l'ha, attitudine.
nella scuola di mio figlio, l'anno scorso, alcuni studenti hanno ricevuto in premio, ovviamente in premio, un viaggio di istruzione e conoscenza ai campi di concentramento, non so se Auschwitz o Mauthausen. è andato il migliore, il pluripremiato della classe, che ci era appena andato, pochi mesi prima, con l'illuminata famiglia. ma niente, tutti ciechi, tutti coglioni, ci è tornato in gita premio perchè lui lo meritava, quando magari quell'esagitato all'ultimo banco che si macchia e si pavoneggia di insulti gratuiti, comportamenti scorretti, e che minaccia di taglieggiamenti compagni di classe via chat, quello no, non si meritava di rinfrescarsi le idee sulle brutture del mondo. anzi va da sè che quando ce n'è uno che nella classe non ingrana quello, proprio quello, in gita scolastica non ci va, mica se lo merita. ed ecco che il mese dopo lascia la scuola, emarginato nella sua completa inettitudine, bollato come il deficiente che cammina.
e così via, fino ai premi del presidente Mattarella a gente che di riconoscimenti, perchè i docenti si prostrano riconoscenti a questi pupilli che spianano loro la strada dell'insegnamento, guai a faticare dietro aglli studenti in difficoltà, ne ricevono già a bizzeffe e si illudono che il gioco sia tutto lì: compiacere gli adulti per essere idolatrati. peccato che il trucco non stia lì, sorry, non vi hanno avvisato.
senza istruzione, per tutti, fino al compimento della maturità (e che sia una roba seria suvvia, che demenzialità questi continui cambiamenti di programma, queste invenzioni ridicole su buste e tesine) senza perdite di tempo a fare prove inutili dietro un banco dell'azienda dello zio o accompagnamenti alle visite guidate senza alcun interesse dell'alternanza scuola lavoro, ma con un' attenzione mirata allo studio e unicamente allo studio delle materie, all'apprendimento, alla conoscenza delle basi per saper leggere e valutare un libro, scrivere decentemente una lettera senza errori ortografici grossolani, parlare con proprietà di linguaggio e ricchezza di vocabolario, saper decodificare testi e manuali di istruzioni, conoscere le regole basilari della convivenza e dell'educazione civile, senza istruzione siamo uomini morti, senza speranza, senza futuro, senza nemmeno una sembianza di vita da spendere in giorni ogni giorno diversi, non un unico giorno sempre eternamente uguale dell'ignoranza.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Il tuo pensiero è semplicemente.. bello!

Rossa ha detto...

grazie, mi fa piacere che lo pensi.