bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 24 luglio 2017

appuntamento per la sposa

è un film migliore di quel che sembra.
il titolo originale, come sempre, dice molto più che la pessima scelta italiana a scopo promozionale:
Through the Wall, proprio così atrraverso il muro. e così si passa da un film interessante, israeliano, a un prevedibile film rosa, italiano.
ho letto critiche fuorvianti.
non si tratta di un melò da copertina, il sogno femminile per antonomasia che si realizza tra bizzarrie e merletti.
non si tratta nemmeno di donne chassidiche matte, come ho letto.
si tratta di una faccenda seria e il film è serio e intelligente.
nell'orda fanatica della religione ebraica si svolge un altro fanatismo, quello della protagonista, Michal.
aderisce alla sua fede con una credenza assoluta, ne patisce e ne soffre, una radicalizzazione completa.
la sua fede è il matrimonio, una fede che non contempla dubbi, incertezze, passi falsi, attese, richiede una realizzazione cieca, un compimento suicidario, una tensione conflittuale come sul campo di battaglia.
è una jihad, quella della protagonista.
come le dice la sorella, Michal non va incontro alla realtà per come è, accettandola, ma vive in un pregiudizio di realtà, una sua personalissima verità che attende di essere compiuta, con adesione incrollabile e individualista, indipendentemente dai dati di realtà. come la vogliamo chiamare questa faccenda?
arriva al giorno destinato al compimento del sogno, come il fantomatico giardino delle vergini dei kamikaze, con una paura degna dell'attimo prima dell'esplosione suicidaria. giramenti di testa, sudorazione, confusione, senso di svenimento.
l'atto del compimento, anticipato dalla virtù del cominciamento, è la massima tensione possibile prima della fine.
il vestito bianco corrisponde al giubbotto carico di esplosivo, un attimo e sarà finita.
ma, contrariamente al previsto, il compimento davvero ci sarà, ma non per la via stabilita dalla protagonista.
il marito c'è, seppure non contemplato dalle spasmodiche ricerche di Michal
è un marito imprevisto, come imprevisto è, sempre, l'amore, l'incontro.
la realizzazione della fede non segue le vie del fanatismo, ma quelle della fortuità dell'incontro, della sorpresa, dell'inaspettato
non è dalla lista dei bizzarri e improbabili incontri che la fede andrà incontro alla sua gloria, ma tramite ciò che non si vedeva, che non si sapeva.
è là dove non si sa, non si vede, non si cerca, che si annida la felicità.
(peraltro, il marito, un vero schianto).


Un appuntamento per la sposa. Regia di Rama Burshtein. Un film con Noa Koller, Oz Zehavi, Amos Tamam, Ronny Merhavi. Titolo originale: Through the Wall. Genere Commedia - Israele, 2016

1 commento:

corte sconta ha detto...

interessante ed intrigante..andrò a vederlo. grazie