bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 30 giugno 2013

anticorpi

questo non sta bene, ho pensato.
la presentazione della mostra "Anticorpi" dice che il Sig. fotografo Antoine d'Agata non ha veli, è schietto: un mondo complesso e vario, estremo se vogliamo ma profondamente autentico, vero come pochi altri e esposto con una cruda, spiazzante onestà.
mah.
io ho visto corpi malati, sfigurati, scene di sesso che hanno l'aria di incontri satanici, di divorazione di corpi, di morte, di agonia, di tortura, di sofferenza mentale, di trasfigurazione del corpo vicino alla putrefazione, alla rarefazione ossea. la sfocatura e l'effetto mosso sembrano, vogliono, mostrare corpi incompleti, mutilati - e alcuni poi lo sono davvero - teschi e arti ossei, orgasmi che sembrano urla di morte.
un'oscenità.
è una follia perversa, una sofferenza mentale, un gusto per la trasfigurazione macabra, un'ossessione per una sessualità animalesca putrescente che mi ha fatto pensare solo alla follia, allo star male di testa.
dal Corriere della Sera leggo che d'Agata dichiara: «La mia strategia personale, per vivere la violenza del mondo, non è di evitarla, ma di cercarla e di non fare del male a nessuno se non a me stesso, sulla strada». e aggiunge: «Di fronte all'oppressione generata dall'abbondanza di immagini stereotipate e dalla loro moltiplicazione da parte delle industrie culturali, di fronte a questa pornografia generalizzata, vivere diventa l'unica scommessa: e l'unica opera possibile è la perpetuazione di gesti insensati». E i suoi «gesti insensati» passano attraverso l'alcol, le droghe, la rabbia, il sesso, la paura, i sentimenti estremi con i quali si misura per superare i propri limiti. La sua è una narrazione indirettamente autobiografica che testimonia il passaggio in teatri di guerra e di emarginazione di giorno e la condivisione di territori di prostituzione, di sofferenza, di droghe di notte. Il suo livello di coinvolgimento nelle situazioni estreme è totale, il suo bisogno di superare i limiti per «togliere il velo ipocrita che edulcora il racconto della nostra contemporaneità» è una necessità per lui vitale e creativa. Nel suo attraversamento degli orrori del mondo resta però il bisogno sincero di condivisione e una reale «pietas». E sui muri della F
ondazione Forma, in mostra, scrive: «Solo un'arte molesta è valida, sovversiva, asociale, atea, erotica e immorale, antidoto all'infezione spettacolare che neutralizza gli spiriti?».
a volte, penso, si può scegliere. no?
non tutto è mostrabile. non è che siccome uno è un visionario e ribelle quel che mostra è arte.
contro la pornografia generalizzata l'antidoto, l'anticorpo, è il gesto insensato?
solo l'arte molesta asociale contrasta l'infezione che neutralizza gli spiriti?
ma cosa dice questo signore?
sono parole di  un adolescente, confuso, illeggibile, borderline, in preda ad acting out psichici e comportamentali, lo sproloquio di uno che non ha ben capito che la sua violenza perpetua l'infezione, all'infinito, fino alla cianosi e alla gangrena. 
è anche roba brutta, a voler ben guardare.
la mostra è vietata ai minori di 18 anni.
mi è venuto da ridere.
c'è violenza in quest'uomo, può far male a chiunque.

metto due foto, solo a testimonianza.


8 commenti:

monteamaro ha detto...

Ciao Rossa,
ti ritrovo tra un intervallo, un digiuno, e una "mostra" che è meglio lasciar perdere. Ma forse è proprio vero, che i "disturbati" stanno fuori...
Ti dirò, non credo molto alla volontà di rimanere soli, nessuno vorrebbe esserlo veramente, la grande difficoltà sta nel trovare, la giusta persona nel luogo, e nel momento giusto...e a cui noi si vada bene. Ma quanto è difficile!
p.s. attrezzati per il prossimo film all'aperto, l'estate è un pò come il resto del mondo, è in crisi anch'essa.
p.s.2 al contrario di te ho un buon ricordo, del Fatebenefratelli, nel 69 da ricoverato,(!!).. presi una bella cotta per un infermiera, ma ero proprio un fiulìn!

Rossa ha detto...

ma che delizia sto commento, ti vedo fiulìn invaghito dell'infermiera. anche io mi ero presa una cotta per il fatebenefratelli, ma è passata, e avrei dovuto lasciarlo molto tempo fa.
si si, mi attrezzo, il cinema all'aperto non si tocca, metterò golf e pantaloni all'occorrenza (per me rari, i pantaloni).
per ora vorrei stare sola, tornare a casa ed essere da sola, ti assicuro lo vorrei. per ora tornare a casa è solo sofferenza, per me e quelli che vivono con me. le persone erano giuste, forse lo sono ancora, ma al momento c'è molto disamore.
grazie, a prestissimo.

lupo ha detto...

ehi bellissima Rossa, come stai?

Rossa ha detto...

Buongiorno Lupo.
grazie per il bellissima, sulla fiducia!
Sto così, non troppo bene in verità.
Tu come te la passi?

lupo ha detto...

sto bene, grazie.
Stai così, come!? Hai bisogno di coccole?

Rossa ha detto...

dico "così" per non dire male, che mi scoccia molto dire.

fabrax ha detto...

mannaggia

Rossa ha detto...

mi scrive lupo, mi risponde fabrax!! siete due fenomeni.
ciao a tutti e due, con affetto.