bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 3 dicembre 2012

torre cesar pelli

vorrei però specificare che una delle foto della Kung che ho scelto (vedi post prima o sotto di questo), tra le tante, ritrae il grattacielo più bello di Milano, la torre Cesar Pelli, e forse anche di più. il più figo d'Italia o del mondo. non lo so, non ho visto abbastanza nella mia vita, potrei sbagliarmi di grosso, ma non importa.
questa nuova zona, tra la stazione Garibaldi e Porta Nuova, è un vero spettacolo.
è mirabolante.
è finalmente modernissima e svettante.
è la mia Milano che sale.
non a caso nel film di Marina Spada, Il mio domani (http://nuovateoria.blogspot.it/2012/09/il-mio-domani.html), ovviamente ambientato a Milano come tutti suoi film, mirabilmente fotografato a Milano come tutti i suoi film, quella è la zona scelta.

sembra una carta srotolata.
o un foglio che si avvolge.
ha una punta bellissima, imponente e maestosa.
quella punta la vedo dal mio studio in ospedale, al Fatebenefratelli, situato molto vicino, anzi proprio nella stessa zona. ogni volta è un flash di meraviglia.
e poi ha le luci che si illuminano a intermittenza.
potrà sembrare stupido, ma se c'è una cosa che mi fa impazzire sono le luci in alto di Milano. le luci che segnalano, a chi passa dal cielo, l'ingombro di un grattacielo. o delle gru che vi lavorano.
è fantastico, mi fa pensare alla fantascienza, a una fantascienza che sto vivendo, al futuro prossimo in cui potrei esserci anch'io.
le lucine rosse nel cielo nero notturno di Milano sono uno sballo.

4 commenti:

enzo ha detto...

Bello! Mi hanno sempre affascinato i grattacieli.
A Pisa, forse a causa della Torre, hanno costruito solo palazzoni brutti.
La foto con il particolare la trovo Kubrikiana, sa un po' di Blade Runner.
Buongiorno!

Rossa ha detto...

e buongiorno a te, anche se il giorno dopo!
non sono sicura che si veda, nelle foto che ho scelto, lo srotolamento del grattacielo.
non so ma a Pisa forse è meglio che i grattacieli non ci siano...non so, mi sembra una città con un altro stile e un'altra storia. mi sbaglio?

enzo ha detto...

Hai ragione, una storia bella, di potenza e ricchezza.
Fino a quel maledetto 6 agosto 1943 quando dalle fortezze volanti americane piovverò tonnellate di bombe: duemila morti,lungarni e zona stazione distrutti, la città in ginocchio. La ricostruzione fu peggiore delle bombe, palazzacci brutti sui lungarni e in borgo lo sempio di largo Ciro Menotti. E la città si è accresciuta con quell'orribile stile (mentale e architettonico) tipico degli anni sessanta e settanta e ottanta e novanta ecc ecc. Non voglio fare il passatista o essere per forza negativo, ma ancora oggi Pisa è sotto le ruspe. Qualcosa stanno recuperando, ad esempio stanno sistemando un camminamento sulle mura medievali, deturpate da decenni di abbandono e abbattimento per far posto ad abitazioni private. Le pochissime vestigia romane (due le principali) solo da pochi mesi sono state al centro di attenzione e in parte recuperate, dopo che da decenni erano state trasformate in pisciatoi d'occasione o pattumiere di passaggio. E si che abbiamo l'Università, la Normale, tanti bei cervelli (Settis, per dirne uno)...

Va bene, basta, fine della prima puntata... ahahah!!
Ciao cara, un buon fine settimana a te

Rossa ha detto...

che storia che mi racconti.
ascolto incantata de andrè e mi dico che c'è proprio bisogno di storie e di racconti.