bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

mercoledì 18 maggio 2011

La bellezza è ovunque. E non vi è nulla in natura che abbia più carattere del corpo umano. (A. Rodin)

era marzo ed ero alla mostra di Rodin a Legnano.
i miei occhi si sono innamorati.
quest'arte merita il mio amore, tutto il mio sguardo.
questo e' solo un busto, il Torso di Adele.
solo un busto che per me e' sesso. 
lo scorcio di un corpo arcuato di cui non sappiamo nulla, ne' prima ne' dopo,
ma solo cio' che percepiamo in questo istante, il movimento di un corpo che si mostra, che gode.
un corpo senza testa nè mani.
e' la mancanza degli estremi, la mancanza di una storia e di un contesto, e' la pietra bianca e la percezione della sola flessuosita', e' tutto questo che mi fa vedere me stessa, che mi proietta li', e mi eccita.
si e' un godimento sensuale il mio, di sensi e anche di testa, eccitamento, mediato dallo sguardo, del corpo, di un corpo così importante, così vivo, così espresso.
è vero che siamo abituati a ogni sbandieramento e svilimento del corpo, ma questo suo corpo è dirompente, scandaloso, è rinascita, ressurrezione, esplosione della forma.
“La modellatura dal vivo non produce che l’esterno, io riproduco anche lo spirito. Io vedo
tutta la verità, e non soltanto quella della superficie. Una persona mediocre copiando non produrrà mai
un’opera d’arte, non v’è dubbio: perché egli guarda senza vedere. L’artista invece vede: il suo occhio
congiunto al cuore legge in profondità nel seno della natura. Ecco perché l’artista deve credere solo ai
suoi occhi”.

 
si anche questo e' Rodin, quel mago di Rodin, quel genio pensatore di Rodin.
sembra che scolpisca, o dipinga a volte.
ma, secondo me, narra.
racconta storie, racconta volti corpi e movimenti.
narra il movimento della vita.
cosa vogliamo dire di questa donna accovacciata?
il corpo in una direzione e il volto curiosamente in un'altra.
il seno i fianchi le cosce le spalle in torsione la mano sul piede.
la scelta di questa posa. ardita, sfacciata.
la donna si piega e si mostra, mostra tutto quello che ha, la pancia il pube, senza vergogna, naturalmente.
e ancora una volta sono io, e' qualsiasi donna che guardi, e' qualsiasi donna in confidenza con se stessa.  

e l'uomo che cade mi cadere nel vuoto, mi fa sentire l'aria che si fende e il corpo che si abbandona nel vuoto. ecco, sono caduta.
e sono anche  folgorata, della stessa folgorazione che ha colto l'uomo nel suo cedimento.
e l'Eta' del Bronzo e' un giovane uomo che si sveglia, la mattina, e, lentamente, morbidamente, si avvia.
poi magari è lui che cade, che si dispera come nell'Adolescente Disperato. forse è sempre lui che ama in Amor Fugit, o ne Il Bacio, o nell'Eterna Primavera.

"Il bello è solo l'inizio del tremendo."
(R.M. Rilke, prima segretario e poi amico di Rodin) 

che movimento, che spostamento rispetto a tutto ciò che lo ha preceduto.
non è più grazia perfetta, ma drammaticità autentica, 
non è più somiglianza con la natura, ma creazione della natura. 
il pensatore, il suo pensatore, è un creatore. è dio alla fine del settimo giorno.
è come se tutto averse perso equilibrio. tutto è fuori asse.
è individualità eccedente, “spirito moderno che sconvolge e frantuma tutto
quello in cui s’incarna”, cui Rodin lavora con “uno
sforzo sovrumano di portare il mondo in una statua”,  per dare
forma a una materia che non sembra riuscire a contenere i moti di un’umanità inquieta.
e questo era il suo scopo: opere fatte perchè si tocchino con le mani.
SVOLTA 
(R.M.Rilke)

Fece a lungo conquiste nell’arte di guardare.
Stelle caddero in ginocchio
sotto l’assalto dei suoi sguardi alzati.
O in ginocchio guardò
e il vapore della sua perseveranza
sfinì a tal punto un’essenza divina,
che gli sorrise nel sonno.

Torri guardò così
da spaventarle:
e le ricostruì in un solo tratto!
Ma quante volte il paesaggio oppresso
dal peso del giorno entrò pacificato
nei suoi sensi tranquilli, a sera.
Entrarono animali fiduciosi
nel suo sguardo aperto, al pascolo,
e i leoni prigionieri vi affissero gli occhi
come in una libertà incomprensibile;
uccelli lo attraversarono docile
con un volo dritto; fiori a loro volta
in lui guardarono,
grandi come in occhi infantili.

E la voce che fosse uno che guarda
turbò le meno visibili,
dubbiamente visibili creature,
turbò le donne.
[…]
Perché, ecco, c’è un limite al guardare,
e il mondo lungamente misurato dallo sguardo
vuol prosperare nell’amore.

Opera della vista è compiuta,
compi ora l’opera del cuore
sulle immagini prigioniere in te, perché tu
le hai sopraffatte ma non le conosci ancora.
Vedi, uomo interiore, la fanciulla in te racchiusa
che da mille nature
hai estratta, questa
finora soltanto conquistata, mai ancora
amata creatura

Strada di campagna a Watermael, nella foresta di Soignes, Rodin, 1871-1877

6 commenti:

Anonimo ha detto...

beh non ho un animo artistico e quindi non apprezzo corpi senza braccia o gambe...ma un bel corpo lo apprezzo eccome.

Rossa ha detto...

adorabile cinghiale, lo so bene. ma anche senza testa e mani sono belli pure questi. è l'anticipazione di ciò che un corpo in carne ed ossa può dare.

enzo ha detto...

Praticamente agnostico in materia, rimango estasiato di fronte alla bellezza di queste immagini.
La scultura sa essere meraviglia pura, pathos e respiro mozzato.
Grazie Rossa, sei un pozzo di acqua buona.
E buona giornata di sole

Rossa ha detto...

un pozzo d'acqua buona...è un'espressione che mi commuove. grazie davvero.
questo signore qui ha fatto tante di quelle cose...io ne ho mostrate solo alcune, ho dovuto scegliere, c'è da perdersi nella sua produzione.
grazie, il sole mi da gioia, buona giornata anche a te.

Anonimo ha detto...

è che tu mi superi quanto a sensibilità...e gusto :-)
ecco perchè non "colgo"

Rossa ha detto...

dai Kermit, io non supero nessuno in niente, a me piacciono ste cose a te altre...