bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

mercoledì 13 maggio 2009

desiderare è rivoluzionario



finalmente ho visto questo film.
e finalmente ho visto un film.
finalmente un film che ha qualcosa da dire e lo dice molto coraggiosamente.
finalmente un film che guarda dentro a una relazione tra un uomo e una donna, che travalica le banalità, che guarda oltre il giardino, che vede dentro casa, che vede una storia, la storia di un desiderio, lo vede apparetemente crescere, ma soprattutto lo vede svanire, lo osserva miseramente fallire e lo guarda morire e gemere agonizzando con una lucidità esemplare.
finalmente.
finalmente una storia a due che racconta dell'incontro di due idealità, di due mondi che credono di riconoscersi e per questo, illusoriamente, si scelgono.
finalmente una storia che racconta di una donna culturalmente mentalmente spiritualmente autentica nella sua diversità, nella sua rivoluzionarietà creativa e affettiva, nella sua aspirazione alla felicità, nella sua fede nel desiderio, che non può sopravvivere alla morte ineludibile di un progetto di vita.
finalmente un film che racconta di un uomo, piccolo, molto piccolo, incapace di essere all'altezza della sua compagna, che recita una parte in cui non sa credere, che si finge diverso da quello che è e, soprattutto, non sa ammettere di esser un uomo semplicemente appagato dalla normalità. un uomo che mente, un uomo che subdolamente cavalca le situazioni a favore del proprio "nanismo" intellettuale trasformandole in opportunità del destino, un uomo che non sa vedersi per quello che è, un uomo vigliacco.
La storia rigurgita di drammaticità, dove il dramma sta nella lucidità di lei, l'estremo intelligente raffinato intuitivo sguardo disperato di lei sul mondo, soprattutto interiore, a contrasto con gli opportunismi e le false verità proposte come risolutive da lui. lei non parla mai a caso, anzi chiede di non parlare quando non serve, lei sa tenere dentro di sè l'inspiegabilità del dolore, sa che parlare può essere, a volte, solo distruttivo. lei chiede di poter pensare. lasciami pensare. lasciami il diritto di soffrire. lasciami decidere di morire. lui insulta, si anima di parole aggressive che scaricano l'emotività come un rigurgito. lui non sa stare senza agire, non sa stare nel dolore delle non risposte. lui non sa pensare.
c'è drammaticità nei momenti in cui si percepisce la capacità di lei di vedere oltre le parole e le situazioni. la capacità di intuire le bugie e la perdita di senso. lei vede e non può assistere a questo fallimento.
lei vive di desiderio. lui lo uccide. lei muore.
lei si nutre di progetti di vita. lui la ingabbia nella routinarietà della tradizione familiare. lei si spegne.
nel film la verità parla attraverso la pazzia. solo lo psicotico sottoposto a elettroshock terapia vede l'essenzialità delle cose, intuisce la creatività dell'amore così come percepisce la mostruosità di una nascita indesiderata e manipolata. a questo non credo perchè anche lei, che non è pazza, vede.
solo che per vedere, per credere, per desiderare bisogna mettere in conto di poter e di saper soffrire. mettere in conto di trovarsi definitivamente soli.

4 commenti:

(pesa) ha detto...

0.45?!? benvenuta nelle notti al PC :-)))
lei è bravissima, quasi quanto la watts in mulholland drive. hai visto anche the reader? mi piacerebbe un parere 'esterno', a me è piaciuto molto ma tocca delle corde molto personali. parlando di film ho trovato notevole anche 'le vite degli altri', ma vado molto a senzazioni più che sviscerare ed analizzare nel profondo come fai tu.
alla prossima

Rossa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Rossa ha detto...

ei è una spanna sopra. artisticamente come attrice e come personaggio nel film. mi ha folgorata quella lucidità calma ma disperata che guarda dentro le cose senza paura. ci sono molte scene del film che mi fanno pensare e mi dicono di una anomala quanto unica capacità registica di cogliere la natura delle relazioni umane, ma non posso citarle tutte! ho guardato l'insieme. i film che citi non li ho visti. vado pochissimo al cinema, pur amandolo moltissimo. qualcuno dice che andare al cinema con me è un'esperienza unica...riferendosi ai miei commenti all'uscita!! ma devo scegliere. per lo più li vedo in dvd, a casa. e non è la stessa cosa. no. ma è così. the reader mi interessa moltissimo. lo vedrò e ne parliamo insieme, a meno che tu non voglia anticiparmi qualcuna delle tue sensazioni. ma da quando gli uomini sono così pieni di sensazioni e non di analisi? o è sempre stato così? io sono circondata da uomini così!! le vite degli altri è un film di grande spessore. inteso e sentimentale. mi ha commossa e mi ha fatto pensare, al di là della nota socio-politica del tempo, quanto possa essere sconvolgente entrare nella vita di qualcuno. entrare e non saperne più uscire. l'attrice mi piace moltissimo, l'ho ritrovata nel film sulla banda baader-meinhof, e tu dovresti sapere che effetto mi ha fatto!
ciao. ti aspetto. tu mi leggi e io sono molto lusingata.

Rossa ha detto...

faccio casino, scrivo i miei commenti poi li cancello poi li riscrivo...
Lei è una spanna sopra. "ei" non so chi è....