bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 29 dicembre 2019

Il Parenti

mai amata la Shammah.
dai tempi in cui la vedevo a Forte dei Marmi, a casa di un'amica dei miei genitori, amici di Franco Parenti. 
ultimamente qualcosa mi è particolarmente inviso.
ormai il Parenti non è più un teatro, è un centro multifunzionale, simile a un centro commerciale, ci manca solo che organizzino i matrimoni e ospitino il circo o una sfilata di moda.
ma arriverà il momento.
mi ricordo l'anno scorso, forse ne ho scritto, alla ricerca di una mostra in occasione della art week, che poi era nelle sale de "bagni misteriosi", sono finita, non so come -di solito gli estranei come me vengono fermati all'ingresso da energumeni muscolosi con aria feroce - dentro un "evento", si chiamano così, promozionale, penso di Luxottica. io ero vestita come una manifestante ed ero dentro un vortice di paillettes e Luoboutin tacco 12, ho preso un prosecco e poi mi sono elegantemente, non c'è che dire, defilata.
ma è per dire.
capisco che lo spirito imprenditoriale della suddetta sia straordinario, tutto le fa onore nella ricerca di sovvenzioni, soldi, giri di affari, allargamenti del discorso, abbraccio multimediale, sconfinamento dei temi, ma, temo, ci sia dimenticando del teatro e del buon senso.
vedo la serata del 31 dicembre e noto cifre di 170 euro per spettacolo e cena.
accipicchia
ciumbia
che satanassi.
ma che cos'è questa robina qua? cacca?
oppure 20 euro di mensa per i poveri ma 70 per lo spettacolo, che poi mi promuovono a 18 perchè la sala dal 1 al 6 gennaio è vuota.
ho cercato di prendere i biglietti per Dracula, con Rubini e Lo Cascio, e scopro che sono rimasti pochi posti, solo nelle ultime file. di solito le ultime file costano meno, a ragion veduta, delle prime. è prassi che i costi siano diversificati, come è giusto, è prassi anche che i teatri abbiano convenzioni, anche il Parenti le ha: l'anno scorso ho acquistato i biglietti per lo spettacolo Delitto e Castigo, con i medesimi attori, usando la convenzione. altrimenti il costo è per me troppo elevato.
bene, scrivo due righe alla biglietteria e chiedo ragione del costo di 33 euro anche alla fila Z, o oltre, e chiedo anche come mai non mi compare la tendina delle convenzioni al momento dell'acquisto on line del biglietto. qualche guasto? mi viene candidamente risposto che non c'è differenza tra A e Z e che che convenzioni per questo spettacolo sono state ANNULLATE.
ma guarda.
ancora ciumbia
o te possino..
il teatro.
la bellezza del teatro che si apre alla città.
oppure il teatro si fa furbo e pensa agli incassi e dato che RubiniLoCascio va forte, il teatro batte cassa e  si annulano scontistica e differenze di prezzo. 
le convenzioni a discrezione dunque, qualche volta si ma se conviene no.
risultato: al Parenti non ci vado quasi più e devo dire che non piango perchè la programmazione, ma guarda un po', è veramente scadente, ripetitiva di molti spettacoli già visti, e straripante di autori e prodotti che mi suonano vagamente secondari.
tanti auguri Parenti, ti vedo proiettato come una navicella spaziale nel futuro, bada bene di verificare chi sarà rimasto a bordo, la creme de la creme cui chiaramente la Shammah aspira, fatta salva la probabile insipienza.

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