bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 10 dicembre 2017

Monaco Mongaku. Giorno poco fortunato.

il Monaco Mongaku. Giorno poco fortunato.
questo il titolo di questo quadro di un samurai in preghiera, affiorante dal mare, che dal centro della testa emana spruzzi d'acqua come proiettili, una fortissima energia vitale.


il signore che ha dipinto questo quadro, il Sig. Utagawa Kuniyoshi, è un simpatico genio visionario, esponente della pittura e della silografia giapponese in stile 'ukiyo-e. Ne abbiamo visti altri, l'anno scorso, a Palazzo Reale, i signori Hokusai, Hiroshige e Utamaro, tutti esimi esponenti della rappresentazione pittorica del mondo fluttuante.
siamo in Giappone, prima metà del 1800. siamo in un bel posto, a me piace, e Kuniyoshi è stata una splendida conferma.
l'idea, all'inizio della mostra, e forse anche prima di entrarci, era che si trattasse di una riedizione, furba, dell'esposizione fortunatissima, di Palazzo Reale.
in verità, superate le prime sale sulle donne e i paesaggi, si entra nel mondo incredibile e straordinario della mitologia giapponese, eroi, draghi, coccodrilli e balene, mostri e scheletri, si susseguono maestosi e divertenti, imponenti e comici per la gioia di chi guarda.
siamo in un mondo pop, un'anticipazione sorprendente per ironia e immaginazione di un'arte grottesca e fumettistica, guardando i suoi ranocchi, pesci e gatti ho pensato moltissimo a Hayao Miyazaki e al suo universo colorato e magico.
Alla Permanente.
Assolutamente.






















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