bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 14 ottobre 2016

indivisibili

vorrei essere sintetica ed essenziale.
mi piacerebbe avere due parole, come in una poesia, due parole capaci di dire tutto.
vorrei evitare la trama ed il senso.
vorrei evitare le spiegazioni sul significato.
le interrogazioni sull'andamento.
vorrei trovare un segno.
non ce l'ho.
INDIVISIBILI è un film straziante.
le due protagoniste sono la materia della vocazione artistica, armonia e dissenso.
la storia del film, si si certo si pensa molto a Garrone di Reality e di Gomorra e molta parte di iconografia e ambientazione viene da lì, è dedicata alla corporeità della differenza e al dolore della separazione.
due volti uguali e diversi, l'umore e l'amore che passano da un corpo all'altro, il sentimento del vivere diventa materia, materia e corpo, sangue, vene in comune e desiderio di unicità. 
come si conciliano l'essere uno e diventare due? come si affronta una separazione quando si condividono il sonno il bagno il sesso, ogni istante della vita? qual è il limite possibile del condividere, quando siamo pronti ad affrontare un tempo solo per noi? 
le parti si confondono di continuo, una sembra forte l'altra fragile poi tutto cambia e di nuovo tornano il coraggio e la paura, la ragione e la pulsione, reciproche, specchiate, riflesse.
questo film mi ha scossa, sono rimasta piena di lacrime dentro, ho sentito qualcosa scorrermi all'interno, ho capito tanto tutto, ho cercato dentro di me. sono grata a Edoardo De Angelis e alle gemelle Fontana di essersi dati così. a me.
lo scandalo è che eravamo in sei in sala, che c'è solo l'Apollo a proporlo, che nessuno ne sa niente, che avrebbe potuto rappresentarci all'Oscar e che tra una settimana non ce ne sarà più alcuna traccia.
ci sono momenti di intensità ineguagliabile, scene di un'autenticità imbarazzante, ho pensato veramente di assistere alla vita, mi sono dimenticata di essere al cinema.

2 commenti:

corte sconta ha detto...

caspita che recensione!!devo vederlo assolutamente,soliti ringraziamenti..un pò tristi per la verità..se ne è andata una bella persona:Dario Fo.
un caro saluto Rouge

Rossa ha detto...

si si devo vederlo, assolutamente. e poi mi dici.
grande Fo, era di Sangiano, un posto che conosco bene.
un bel personaggio, una bella faccia, che ride.
a presto
Rossa