bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 10 dicembre 2015

la nostra città è dotata del dono della nobiltà, le sue meraviglie, la sua forza, il suo ingegno la fanno rosa tra i fiori, leone tra le fiere. (Bonvesin de la Riva)

"La nostra ricchissima città è situata in una grande bella e fertile pianura, dove il clima è mite, e da ogni parte giunge tutto ciò che serve alla vita degli uomini. Ad ugual distanza fra due magnifici fiumi, il Ticino e l’Adda: non è dunque senza ragione che assunse il nome di Mediolanum: terra a mezza via tra i fiumi."
Le meraviglie di Milano di Bonvesin de la Riva

Milano, città d'acqua. Mostra a Palazzo Morando.
bellissima, emozionante.
ci sono i canali, i navigli, le conche, i mulini, le vedovelle, la darsena, le fontane, le piscine, l'arena, anche immagini dell'Acquario all'Expo di Milano del 1906. fantastico.
ci sono i Bagni Diana, la piscina Caimi, l'ex albergo diurno Cobianchi.
c'era un laghetto in piazza Santo Stefano, sotto il Policlinico, pare fosse malsano, ma era fighissimo.

c'è anche il Porto di Mare, ora solo fermata del metro.
ne scriveva Antonia Pozzi.

La mostra “Milano, città d’acqua”, promossa da Comune di Milano | Cultura in collaborazione con l'Associazione Spirale d'Idee, e curata da Stefano Galli, presenta 150 immagini d’epoca, provenienti da archivi pubblici e privati, oltre a documenti inediti e materiale cartografico per testimoniare la ricchissima presenza d’acqua in città fin dalla sua fondazione, come elemento cardine attorno al quale si è costruita la fisionomia dell’urbe, la sua prosperità e la sua fortuna storica. L’esposizione documenta la “storia d’acqua” di Milano a partire dalle cronache due-trecentesche di Bonvesin de la Riva e di Galvano Fiamma che descrivevano la città ambrosiana come ricca di rogge e canali lussureggianti e pescosi, e disseminata di mulini. Si passa poi a documentare l’importante ruolo assunto dall’acqua per la difesa militare della città, nonché per la sua crescita economica e industriale. Il percorso espositivo è corredato da sezioni dedicate a curiosità quali la presenza di "fonti miracolose" e il mistero dei battisteri e delle fontane ottagonali; la storia dell'Idroscalo, costruito per ospitare l'atterraggio degli idrovolanti, e quella della Darsena che, per alcuni decenni, è stato l'ottavo porto italiano per traffico di merci. Poi ancora l'esperimento dell'uomo scafandro sul Naviglio grande nel Settecento; le ragioni che hanno salvato l'Acquario Civico dalla demolizione e altri aneddoti. A conclusione un excursus storico sugli impianti di depurazione delle acque reflue: dalle "marcite" di epoca cistercense (secc. VIII – X) ai moderni impianti di Nosedo e San Rocco.














"In città non ci sono cisterne, né condutture che portano l’acqua da lontano.Ci sono invece seimila fonti naturali di acqua ottima da bere; fonti limpide, salubri, mai asciutte per quanto secca possa essere la stagione, e sono di una tale abbondanza che pressoché in ogni casa è posta una bella fontana, un pozzo d’acqua viva. Di quest’acqua se ne può bere a volontà, senza che faccia alcun male: una volta bevuta, essa scorre subito per tutto il corpo grazie alla sua sottigliezza e leggerezza e viene assorbita nel migliore dei modi."
Le meraviglie di Milano di Bonvesin de la Riva

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