bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

martedì 22 ottobre 2013

ruwsari

l'ho guardata molto, probabilmente troppo.
da lontano l'ho guardata, comunque stupita, pensando quanto fosse raro vedere una donna araba fare la cassiera, alla mondadori, come in qualsiasi altro posto.
ci ho pensato e ripensato e mi sono ridetta che proprio non mi era ancora mai successo di vedere una donna con il foulard per coprire i capelli fare la commessa in un negozio di Milano. una donna araba musulmana osservante ricoprire un ruolo lavorativo in un paese occidentale.
e guardandola da lontano ho dato per scontato fosse di origine araba. forse marocchina, forse iraniana, forse tunisina.
avvicinandomi e guardandola sempre più fissa e senza poter farne a meno, quasi vergognandomi di tanta morbosità, mi sono accorta che mi ero sbagliata.
una donna musulmana con il foulard ma occidentale, italiana, probabilmente milanese.
buongiorno, bancomat?, grazie, buona serata e arrivederci.
italiana, convertita all'islam e con tanto di stretta osservanza della regola che vieta di mostrare i capelli se non al proprio marito.
avete mai visto come appuntano il copricapo? la tecnica si ripete, ogni volta che ho avuto modo di osservarla, nelle pieghe e nei giri che fanno i lembi del foulard, nelle spille che tengono fisso il copricapo, come sono disposte e appuntate.
la mia testa si è trasformata in un vortice, ho pensato simultaneamente a mille casualità e congiunture, alla scelta di quella donna, a cosa l'ha portata a scegliere, probabilmente, anzi sicuramente, il matrimonio con un egiziano, alla rinuncia alla propria cultura per abbracciarne un'altra così radicalmente differente...con fede? con convinzione? con consapevolezza? o con superficialità affrettata, con compiacenza, con costrizione? cosa vede nella fede musulmana che la convinca ad assumerla? la posizione femminile così più sottomessa ma al contempo esaltata dal mistero delle donne dell'harem di Costantinopoli? come vive la sua giornata con un uomo osservante la fede di maometto, ma non in Egitto, in Marocco o in Pakistan, ma a Milano in via Marghera angolo piazza De Angeli?
cosa non capisco, cosa mi sfugge? so che l'amore è un grande mistificatore, un grande inganno, un'enorme lente che sfuoca e allontana dal senso, un equivoco che confonde l'attaccamento con la scelta, la dipendenza con la condivisione. so che queste coppie, ad oggi, non funzionano, forse come tutte le altre, forse con qualche problema in più, sento nei CPS queste donne che hanno scelto un uomo antico pensandolo più virile e che non hanno poi retto alla diversità delle culture, della visione, dello sguardo, della stretta, del legame soprattutto con la nascita dei figli.
ho guardato e riguardato quel volto, quelle mani, quel vestito, quel divieto sul corpo, quella diversità in casa propria e mi sono domandata fino a non poterne più se nascondevano un privilegio o una condanna.



4 commenti:

monteamaro ha detto...

Amore come grande inganno, si...ma non sempre per fortuna. Vedo l'inganno possibile invece, nelle motivazioni che generano una scelta che pare al momento la rivelazione di un dono, oppure come simbolo di libertà personale. Affermata a sé stessi prima, e poi ostentata, frutto forse di pensieri ribelli, che trovano nel differenziarsi da idee e azioni comuni, la realizzazione personale. Niente contro i convertiti di fede, amo meno invece l'estremismo con cui, spesso la manifestano. (vedi Magdi Allam)

corte sconta ha detto...

ma sì dai viva la libertà..anche di farsi del male:hai mai visto un arancio generare degli ananas! ecco io credo vi siano delle "cose",chiamate radici,che non puoi modificare più di tanto senza pagare uno scotto,presto o tardi che sia.ma comprendo il fascino e la magia delle illusioni che certe azioni portano con sè,e questa a mio avviso,è potenzialmente una di quelle,ma forse sono in errore.nel borgo in cui vivo ho già visto in modo ravvicinato storie di coppie così finire miserabilmente in percosse e squallori vari,ma come ben dici capita sovente e succede a molti,indipendentemente da religioni,razze,intelligenze.mah..forse così va il mondo..forse.ciao vulcanica Rossa.

Rossa ha detto...

l'inganno sta nel pensare, innamorati, di fare bene compiacendo l'altro, di fare bene cambiando per l'altro.
è chiaro che le mie sono illazioni, domande, interrogativi.
la signora in particolare mostrava un'ostentazione che la religione scelta le impone. forse è proprio questo che desiderava, ho anche pensato: essere finalmente guardata.

Rossa ha detto...

ciao Corte Sconta, quel che ho scritto sopra vale anche per te.
non ho risposte da dare, le mie sono solo osservazioni, e anche le tue, le vostre, sono importanti.
a presto, a tutti
Rossa