lunedì 16 marzo 2009
RAIN: l'aspirazione alla perfezione
siamo in volo.
sollevati dal terreno.
angeli eleganti.
silenziosi.
danzano in aria.
e sembra facile.
corpo di donna.
la domanda e': non possiede articolazioni?
si piega come un giunco.
oppure le articolazioni, dopo molto faticoso lavoro, si sono trasformate in semplici giunture?
pieghevoli, trasformabili, malleabili, riducibili.
un corpo si ripiega su se stesso, intravede i propri piedi.
si, ma che scendono dall'alto.
questi non conoscono il valore della gravita'.
la sovvertono.
corpi muscolosi atletici certamente pesanti che si sollevano e si piegano e si modulano tra loro come se Newton fosse stato un visionario ubriaco.
un cerchio occupa la scena. circola. ruota. sale e scende.
un corpo lo abita. ci si muove come a casa propria, come fosse seduto in poltrona.
solo che orbita nello spazio e quel corpo se ne appropria come fosse un suo naturale e inevitabile prolungamento.
RAIN. cirque ELOIZE, from Canada.
sono anche spiritosi, anche poetici, anche divertenti.
ma sopra ogni cosa sono perfetti.
sfidano le leggi della natura, che, per defizione, ci vogliono vulnerabili.
limitati.
pesanti.
mortali.
Invece per loro il corpo è uno strumento plasmato dalla volontà, dal potere della mente.
per farsi perdonare di tanta superbia, alla fine, ci inondano di una pioggia carica di memoria, di infanzia, di gioco, di incontenibile gioia e irripetibile liberta'.
lasciamo che piova. sopra di noi, su come eravamo.
guarda, guarda me? mi chiede se anche io mi ricordo, se anche io sono sulla soglia di quella memoria.
prima di aspirare a vivere, ho vissuto e basta.
http://www.youtube.com/watch?v=4a9nvmjzePY
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
bentornata :-)
GRAZIEEEE.
GRAZIEEEE.
Posta un commento