anni fa, molti direi (nel 96? echilosà..), mi hanno dedicato una canzone. "viva" di Ligabue. mi hanno detto: sei tu. allora non mi fece un grande effetto. scema forte direi...ma è così... non so se per mancanza di consapevolezza di me stessa, forse non mi riconoscevo in quella golosita' di vita, o se per lo stupore, e l'incredulità -ma no dai!- di essere guardata cosi' da vicino, e cosi' bene, da un uomo che tutto mi sembrava fuorche' cosi' attento.
la riascolto oggi e mi dico che c'e', o meglio c'era, da leccarsi i baffi. la donna che regna in quella canzone e' energia pura e vorrei proprio davvero essere viva come il Liga racconta.
qualche giorno fa mi hanno detto: ascolta "dune mosse" di zucchero...la sto sentendo adesso e immagino di ballarla con te, nel mezzo di una cena, con un bicchiere di vino in mano, alla luce bassa di molte candele.
mammamia e poi?
la canzone l'ho ascoltata... e chi sei?
oggi sono certo piu' consapevole di me rispetto all'anno in cui mi dedicarono "viva", ma ancora faccio fatica a credere. in questo caso la canzone non parla proprio di una donna. ma di un viaggio attraverso una donna, di un desiderio fisico irresistibile - "non ce la faccio più"- generato da una donna. vivo, penetrante, erotico, mosso, guidato dagli occhi di lei, fino all'implosione (così dice) finale nell'immenso.
mammamia. di nuovo. e ancora.
lusingatissima della dedica, anzi di piu'.
per me? davvero per me? dai...sei sicuro?
io dico che e' un filibustiere. filibustiere marinaio mascalzone latino manuale di istruzioni vedi pagina 10. ma mi giurano di no...
non e' sempre facile, scontato, credere a un uomo. almeno per me. com'è?
video di dune mosse
http://www.youtube.com/watch?v=Jvsv0Sg1ojo
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