bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 21 agosto 2014

brevi note a margine: gente di casa Ötzi

grazie ad esami approfonditi è stato fugato ogni dubbio: si tratta di una punta di freccia in selce. molto probabilmente dunque, Ötzi è morto a causa di una ferita da freccia alla spalla. la punta di freccia ha provocato un foro nella scapola sinistra, fermandosi nei tessuti a pochi millimetri dai polmoni. Non ha colpito, dunque, alcun organo vitale, ma ha raggiunto i fasci vasomotori del braccio sinistro e molti vasi sanguigni. la loro lesione deve aver causato una forte emorragia e, probabilmente, la paralisi del braccio. l’Uomo venuto dal ghiaccio deve essere morto dissanguato in pochi minuti. Su una mano è stata rilevata inoltre una ferita profonda non ancora guarita, molto probabilmente derivante da una lotta corpo a corpo che risale senz’altro a pochi giorni prima della morte. la recente scoperta di un trauma cranico con forte emorragia nella zona posteriore del cervello e una frattura del cranio fanno ipotizzare una caduta o un’aggressione poco prima della morte.

morto assassinato dunque!! a 3200 metri. 5300 anni fa. roba vecchia, roba di tutti i giorni.
va bene, detto questo e manifetsta tutta la mia simpatia per il vecchio Ötzi vorrei espreimere la mia totale antipatia per le gente di casa sua, del museo, di Bolzano e del Trentino Alto Adige. e, già che ci sono, anche gli austriaci!!
adesso basta!
la già citata impiegata che regolava la coda è stata stupida e maleducata. ci ha contemplato 2 ore di coda -falso- ci ha contemplato più di 2 ore per vedere il museo -falso- ci ha consigliato di andare a casa -ma qual è il suo mestiere?- ci ha invitato a tornare quando c'è il sole e la gente va in gita- ci ha dato dei cretini forse??- ci ha segnalato che avremmo fatto la coda per niente...tradotto: date fastidio, sgomberate la strada, non c'è posto per voi, stupidi che non siete altro a venire a Bolzano quando piove.
l'altra sua collega regolava l'entrata. ne uscivano 10 e ne faceva entrare 5. senza senso. ogni volta aprendo il varco diceva: a piccoli passi eh, a piccoli passi...ogni volta le stessa frase ogni volta ripetuta 2 volte.
un automa senza cervello.
infatti, poi si entra, e il museo è VUOTO.
casse vuote, poca gente dentro. 45 minuti di coda e poco più di un'ora per visitarlo, più che sufficiente.
allora???
allora queste povere ragazze automatizzate come robot rispondono al principio superiore dell'ordine e della pulizia, scoraggiare il turismo, dare ordini anche in entrata (non consigli, imposizioni su dove lasciare gli zaini negli armadietti...vuoti), lasciare una lunga e inutile coda all'esterno perchè il museo sia ORDINATO. PULITO. SELEZIONATO. tutto a posto, come i cassetti di casa. il museo non ha funzione culturale e di accoglienza rispetto a una tradizione locale, non ha valore divulgativo e di apertura conoscitiva, ha solo lo scopo di lustro di una patologia ossessiva, la visualizzazione documentata su come si manda avanti una buona amministrazione di casa, la legalizzazione dell'ossessione, la realizzazione concreta della compulsione, la materializzazione del disturbo mentale del DSM.
e qui è tutto così. il Trentino Alto Adige, e ancora di più l'Austria, sono la condensazione materica ed ineludibile del principio dell'ordine e dell'ossessività, inutili baluardi contro la morte che ci aspetta tutti comunque. quel gran casino della morte. bleah...
entri in un negozio, ti accolgono con un falso sorriso, dici che vuoi dare un'occhiata -avete idea di quanta roba c'è dentro un negozio di manifatture di queste parti??- e le due commesse, a Ortisei, commentano la tua affermazione in ladino. cosa si saranno dette mai? indoviniamo? cosa dire di queste altre due povere ragazze lasciate al loro triste desino? l'analisi mi ha insegnato a non reagire, guarda e passa, ma le mie pulsioni aggressive, solo addomesticate, le avrebbero massacrate con commenti, in italiano, di vergogna.
vige il razzismo, della peggior specie, quel senso triste e vigliacco di una genia che si crede migliore, solo perchè tiene i gerani nella stessa identica filiera e stesso colore e stessa impostazione e stessa altezza in tutte le case che ha costruito in ogni singola strada e angolo di terreno, solo perchè le follie del consumismo sono poste in orizzontale anzichè in verticale -ma è aberrante anche qui, come ovvio, la costruzione di alberghi, di negozi, di cose inutili, di volgarizzazioni a costi allucinanti, di mercificazione a scopo di lucro e raggiro.
due anni fa sono andata in Austria e sono stata travolta da questi senso di noia e di inutilità, di questo ordine che cerca di creare la bellezza, come se la bellezza fosse ordine.  la bellezza è in sè, è autentica e incalcolabile, immisurabile, cercare di ricrearla sotto l'egida della paura del fuori ordine è francamente penoso. è stupido. è la banalità della stupidità, che poi è anche quella del male...
entrati in Repubblica Ceca ho respirato, bellezza pura, autentica, paesaggi fiabeschi, secondo natura...
da ultimo, il museo è bello e godibile, commenti bravi e molto chiari, una bella esposizione dell'audace storia del buon Ötzi, si vede tutto bene e si capisce tutto bene.
ma. le didascalie: in tedesco prima, in italiano poi e in inglese da ultimo. in tedesco normale, in inglese cubitale, in italiano un carattere di dimensioni tre volte inferiore agli altri due.
dobbiamo ancora informarli che in base al Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919) il Trentino, in quanto parte del Tirolo a sud del Brennero, fu annesso al Regno d'Italia?  a quel guazzabuglio laido e disordinato del Reno d'Italia? che sporcizia, che casino, che fastidio...

2 commenti:

marco eugenio ha detto...

Se gli Austriaci sapessero meglio cos' è l' Austra, sarebbero austriaci migliori.
Se il mondo sapesse meglio cosa è l' Austria, sarebbe un mondo migliore.
Franz Grillparzer

Rossa ha detto...

ohmamma ho detto cose che ti sono dispiaciute??!!
non mi piace il conservatorismo fanatico di quesra gente, oggi e anche ieri, ma quando devo so apprezzare...a Vienna io sono andata in estasi, sidrome di Stendhal??; tra arte klimt Freud psicanalisi Shiele art nouveau e palazzo della secessione e...
tornerei domani.