(disordine, baraonda; dialetto salernitano)
Si tratta dela parola preferita del poeta Francesco Iannone, nato a salerno nel 1985, autore di Poesie della fame e della sete e della recente raccolta Pietra Lavica.
«Era l'espressione pronunciata dagli adulti con disperazione teatrale, quindi simpatica, davanti al disordine che noi bambini eravamo capaci di fare. Quella tipica reazione ci divertiva. E' una parola che tra l'altro indica il contrario della solitudine, perchè 'o revuoto è quello che si fa in tanti, mettere scompiglio e rivoluzione, insomma, arrevotare. Mi piace tanto che la uso anch'io con i miei tre figli».
Come si dice felicità in dialetto- La lettura 5 febbraio 2017
Nessun commento:
Posta un commento