una serata così brutta non la passavo da sempre.
ho resistito anche troppo, ma ho aspettato fino a che ho potuto che qualcosa si raddrizzasse, ma niente da fare.
una serata orrore, dell'orrore, nell'orrore, non saprei da cosa cominciare.
se penso alle parole dell'incipit di Saviano potrei certamente dire che Bernard-Henri Levy mi ha fatto pensare all'uso di cocaina, sommerso, ma diffusissimo.
lo stato di esaltazione messianica cristologica a cui ho purtroppo assistito lunedì sera mi ha fatto pensare a una sniffata pesante.
il discorso alla Milanesiana è stato irricevibile, una serie ripetuta di calci sugli stinchi, uno stato di emanazione delirante perpetuo con una dizione teatrale enfatica senza sosta, un'immersione senza fine di incisi, uno dopo l'altro, tra virgole e tra parentesi, peraltro tradotte su una striscia passante che mi ha fatto temere di finire preda di una crisi epilettica causa nistagmo ripetuto, inferto come una tortura da questa voce altisonante narcisistica autoriferita inarrestabile.
un vomitatoio senza senso di parole, una crisi bulimica, con abbuffata e vomito ripetuto, cui ho patologicamente assistito in diretta.
cosa ha detto ? non lo so, si sentiva solo l'eco della sua imitazione divina inneggiante l'apocalisse.
il peggio?
o forse l'apparizione di Bocelli? mai mi è piaciuto, mai, e dopo lunedì sera posso inserirlo definitivamente tra le persone a me sgradite. si aggira rigorosamente senza mascherina, ma questo merita un paragrafo a parte, e sostiene di essere vittima di cattive interpretazioni della sua buone parole, si definisce ottimista, mica negazionista. certo se però afferma che lui di persone in rianimazione non ne ha conosciute (e quindi vale il concetto che solo se vedo ci credo, come Tommaso, o forse solo se ci finisco in rianimazione ci credo, altrimenti mica è vero, mica mi fate fesso con queste fandonie) e che per lui la reclusione in emergenza è stata umiliante e offensiva (povero cucciolo) e che quindi si sia trovato costretto a violarla, beh insomma, forse ti esponi a qualche interpretazione malevola, cosa ne dici eccelso immenso cantante de noartri?
ma non cantava in piazza Duomo a Milano contrito e asceso all'enfasi mistica della condivisione?
vuoi vedere, ma dai?, che è stata solo una gran posa mediatica propagandistica e ben pagata ma, sotto sotto, siete tutti dei coglioni e io me ne frego di questa invenzione mediatica del covid e mi ritengo autorizzato, poiché violato e abusato nella mia immensa persona, a fare quel cazzo che mi pare?
e mica se lo tiene per sé, l'eccelso, si ritiene autorizzato a dirlo al mondo, che è un omuncolo qualunque, malato di autoreferenzialità che vede la violazione del suo diritto come offensiva della sua dignità.
eterna vergogna a noi.
cretino oltre che tracotante e presuntuoso, divinamente presuntuoso, ovvio.
ma l'eccelso fa parte di una cricca piuttosto vasta, che vede come al solito l'homo salviniano in testa nel cavalcare l'ultima ipotesi populista possibile, ovvero che il covid (errore grossolano pure questo, il covid, o meglio, la covid, è il nome della malattia, coronavirus desease, mentre è sars cov 2 il nome del virus, o, ormai confidenzialmente, coronavirus o corona per gli amici) non sia più circolante.
la bella schiera di fieri portatori della buona novella era tutta lì, alla milanesiana, lunedì sera, ove pure pascolava, stranamente senza le forze dell'ordine a contenerlo, l'altro esimio rappresentante degli omuncoli, ovvero vittorio sgarbi. ma nemmeno la famigerata osannata sorella sembrava farsi problemi di protezione con la mascherina, altra buona rappresentante di quella convenienza furba bugiarda e compiacente che la vede dire che QUESTA MILANESIANA E' STATA ORGANIZZATA NEL PIENO RISPETTO DELLE NORMATIVE DI SICUREZZA (grazie e salve a te o regina), salvo poi fottersene ampiamente e girare indisturbata, lei e la sua corte, senza alcuna protezione, tutti ammassati per le foto di rito.
mi è toccato pure il nuovo direttore di Repubblica, maurizio molinari, che, anche lui fiero portatore della buona novella e leonino espositore della sua dentatura senza se e senza ma, ha citato l'Ucraina, non chiedetemi perchè, pure sbagliando clamorosamente la sua pronuncia. direttore de La Repubblica, mica l'ultimo galoppino con la licenza elementare.
ovvio, tutti gli operatori, di Palazzo Reale e giornalisti e cameramen le portavano, le mascherine, gli sgarbi brothers bocelli e moglie levy e belle signore e altri cazzi vari, nemmeno l'ombra di una velatura.
fieri portatori, di virus?, ah no, dell'ipotesi del definitivo debellamento del morbo che ci è costato 35 mila morti.
o no?
qualcuno li ha visti 'sti morti di cui si ciancia?