bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 30 luglio 2020

l'eterno che muore

nelle brutture del mondo, ipocrita e feroce, mi sono riservata un'altra oasi di pace, qualche settimana fa, in una giornata di epica bellezza.
nello stesso pomeriggio in cui mi sono deliziata della corte principesca di Mozart con gli archi e fiati della Filarmonica della Scala (mon amour) sono andata alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
bella chiesa.
disegna una bell'angolo della città.
vicino  c'è la Casa degli Atellani, luogo eccelso, e il Chiostro delle Stelline.
ma, poco prima, c'è un'entrata.
quella al cenacolo di Leonardo da Vinci.
ho preso al volo un biglietto di entrata, sfruttando la riapertura dopo l'emergenza sanitaria, infilandomi senza disturbare nessuno.
ora,
non la meno con la storia e la bellezza.
si sa.
non ho nulla da aggiungere.
quel che mi preme è la commozione.
è un'opera divina, ma fragile.
Leonardo era intelligente ma, diciamolo, a volte inconcludente.
ha ipotizzato di tutto, ma realizzato poco.
e quando compie l'assoluto lo fa sbagliando clamorosamente l'impasto dei colori.
è un'opera delicata, cagionevole, malata.
si sgretola, sbiadisce.
scomparirà?
mi commuove così tanto, è l'eterno che muore.
è così, muore, dopo aver resistito all'inverosimile, grazie all'amore e alla dedizione di uomini e soprattutto donne che l'hanno difesa da tutto, grazie a dio che ha spostato le bombe di qualche metro.
il divino la cinge, è chiaro, il divino la abita, ma è troppo per questo mondo.
l'errore umano segna il tempo, il tempo a termine riguarda tutto, tutti noi, anche l'eterno assoluto del volto di cristo.

Nessun commento: