a suo tempo decisi che l’atto di scrivere è l’atto principale che ritengo di dover compiere
Piera Oppezzo
Amo il corpo
Amo il corpo
Che ancora dorme voltato su un fianco
Quando mi sveglio al mattino.
Quello che resta con me solo un’ora
Mi tormenta più a lungo.
Ma non ne parliamo più.
L’amore si è decomposto nei lacrimatoi
Mentre voleva un dolore violento.
Il muschio si è spuntato sul ricordo.
Troppe volte, inutilmente,
Lo sguardo
Si è purificato durante la notte
La vena sulla tempia
Ha rinnovato il suo sangue.
(da Una lucida disperazione)
ho trovato un altro poeta.
l'ho conosciuta al cinema, alla cineteca Oberdan, con un bel documentario su di lei.
Il mondo in una stanza. Piera Opezzo poeta
la vita è un mistero.
così la vita di questa donna, Piera Oppezzo.
un mistero, composto e discreto ma strabordante di dolore.
ma non c'è come dirlo perchè il dolore prenda corpo. e le forme del corpo.
una parola chirurgica, un pensiero frammentato, a volte sfuggente.
ma mi ha insegnato questo:
"perfetto è agire secondo se stessi e nel vuoto"
si
nel vuoto.
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