nei miei giri per museo city ho fatto meravigliose scoperte.
una, dopo l'ubriacatura del corteo People in mezzo a un oceano di gente che mia ha fatta sentire viva come non capitava da tempo, è stata la mostra sulle nature morte della colezione Poletti.
mi sono piaciute moltissimo, forse ero esaltata, ma forse no, ero anche stanchissima quindi non giravo proprio a mille.
confido ancora, per breve tempo, non mi illudo, in una moderata lucidità mentale che mi consenta di non prendere abbagli.
sono tutte opere del seicento, qualcosa del settecento, di autori lombardi e fiamminghi.
io le trovo straordinarie e conturbanti, vita e morte, forma e colore, teste morte e cadaveri.
rimane, per ultima, quella del Caravaggio, la canestra di frutta, alla pinacoteca ambrosiana, così fortemente voluta dal Cardinale Federico. ho visto anche quella, posata di piatto sul tavolo di legno che si intravede come una linea continua, aggettante verso l'esterno come indica l'ombra al centro del cesto, con la frutta già marcia, bacata e le venature delle foglie e quel ramo di vitigno che fuoriesce dal quadro...dove va?
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